Tutti l’avevano sospettato e la scienza l’ha spiegato: alcuni alimenti fanno scattare qualcosa nel cervello e smettere di di mangiarli è davvero difficile. La classifica dei 10 cibi più pericolosi.
In alcuni casi il cibo sembra dare addirittura dipendenza: un boccone tira l’altro e fermarsi è davvero difficile, anche se razionalmente si sa che bisognerebbe tirare il freno. La scienza ha dimostrato che la sensazione che prova il goloso consumatore è vera: non è colpa sua se non riesce a smettere.
I cibi che danno maggior dipendenza sono quelli che presentano un mix perfetto di carboidrati raffinati (quali farina, zucchero e grassi aggiunti), abilissimi nel dare al cervello lo stimolo di chiederne di più. La rivista Time ha raccolto i dati della neuroscienziata Nicole Avena, esperta in nutrizione, e ha elencato i 10 cibi che danno maggior dipendenza (compresi i trucchi per riuscire a salvarsi):
- Pizza: basta provare a dare un morso per capire che la classifica non poteva che partire da qui. Per limitarne il consumo sarebbe utile optare per una pizza integrale, non troppo carica di formaggio e con ingredienti semplici.
- Patatine chips: una volta aperto il pacchetto, chi riesce a non finirlo? Tutta colpa del sale e del fatto che non riempiono lo stomaco. Scegliere quelle dal ridotto quantitativo di sale è l’unica via di fuga.
- Cioccolato: non a caso esiste la classica “voglia di cioccolato”. La scelta più salutare è dirigersi verso il cioccolato fondente, dal gusto un po’ più amaro.
- Torta: un altro must. La dottoressa Avena afferma che basta solamente la giusta dose di autocontrollo per dire “no” anche alla prima fetta di torta. Nonostante sia così invitante…
- Biscotti: a colazione si potrebbe tranquillamente fare piazza pulita, salvo poi farsi prendere dai rimorsi ancor prima di arrivare al pranzo. Quelli fatti in casa permettono di tenere sotto controllo lo zucchero e non rappresentano una cattiva idea.
- Gelato: a molti sarà capitato di finire un’intera vaschetta senza nemmeno accorgersene. Comprare confezioni più piccole, magari monoporzione, può combattere il problema.
- Patatine fritte: proprio come quelle nel sacchetto, è difficile controllarsi quando si tratta di patatine fritte. Quelle fatte in casa sono meglio di quelle del fast food, ma cuocerle al forno segnerà la vera vittoria.
- Pollo fritto: in questo caso il problema non nasce dal cibo (il pollo) bensì dalla sua cottura (la frittura). E se qualche volta lo si cucinasse alla griglia oppure al forno?
- Hamburger: a volte, basta rinunciare al pane e gustare la carne insieme alle verdure. Meglio ancora se è tutto home made.
- Cereali: di certo il “vizio” meno pericoloso. A colazione tuttavia non si deve esagerare con gli zuccheri, ecco perché bisogna preparare la propria porzione e poi saper dire “basta”.
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