Charlie Gard, 10 mesi, vive attaccato alle macchine. I medici vogliono staccare la spina ma i genitori non sono d’accordo: il tribunale tuttavia ha emesso un drammatico verdetto.
La storia di Charlie Gard è stata difficile sin dall’inizio: il bambino è nato a Londra con una grave malformazione incurabile che impedisce al suo corpo di crescere in modo corretto. A soli 10 mesi riesce a sopravvivere solamente grazie alle macchine, tant’è che i medici si sono arresi già da tempo proponendo di staccare la spina. I genitori del bambino si sono opposti e hanno avanzato un’ipotesi alternativa: perché non provare con una cura sperimentale negli Stati Uniti? Per far fronte alle spese avevano persino aperto una raccolta fondi che era arrivata al traguardo di ben 1,2 milioni di sterline. Tutto ciò però non ha convinto il giudice dell’Alta corte di Londra, il quale ha emesso un drammatico verdetto.
Secondo il giudice hanno ragione i medici del Great Ormond Street Hospital: bisogna staccare la spina perché Charlie merita di essere lasciato morire con dignità. Alla lettura della sentenza i genitori del bambino sono scoppiati in lacrime e il padre ha urlato un disperato “No!”. Una volta usciti dall’aula del tribunale, il legale della famiglia ha espresso il suo scetticismo nei confronti della decisione: a Charlie andrebbe concesso per lo meno il trattamento sperimentale negli Stati Uniti. L’intenzione è quella di ricorrere in appello, per questo il bambino sarà tenuto in vita ancora per qualche settimana in attesa della sentenza definitiva.
Ovviamente la decisione non è stata presa alla leggera nemmeno dal giudice incaricato. Le sue parole hanno espresso dolore per un verdetto che nemmeno lui avrebbe voluto pronunciare: “L’ho fatto con il cuore pesante ma con la totale convinzione che questo sia nel migliore interesse del bambino”, ha dichiarato. I medici che seguono Charlie sono convinti che qualsiasi cura sia inutile e che il bambino stia soffrendo molto. Proprio per questo bisognerà passare a trattamenti palliativi che riducano al minimo il dolore. Per quanto riguarda la cura americana, essa non dà alcuna garanzia di successo. Ciò che stona, tuttavia, è il confronto con la piccola Marwa: colpita da un virus che l’ha paralizzata e ha lesionato in modo irreversibile il suo cervello, iL consiglio di Stato americano ha deciso di dare ragione ai genitori e di mantenerla in vita. Come mai due esiti così diversi?
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