Cura l'eczema con metodi naturali: si inietta la curcuma e muore

Un eczema da curare in modo naturale: l’idea non era poi sbagliata ma si è trasformata in una trappola mortale. La donna si è iniettata della curcuma ed è morta.

Jade, 30 anni, aveva un piccolo problema di salute da risolvere: un eczema sulla pelle, ovvero un particolare tipo di dermatite che provoca un ispessimento della pelle, delle croste e molto prurito. Per curarsi non voleva ricorrere alla medicina tradizionale, così si era rivolta ad un naturopata di San Diego (California) per alcuni consigli e una soluzione che fosse il più naturale possibile. La naturopata ha intrapreso una via decisamente particolare, facendole un’iniezione a base di curcuma (costata molto probabilmente intorno ai 200 dollari, secondo alcuni dati diffusi da Forbes). Questa spezia, molto comune nelle cucine indiane ma importata poi in tutto il mondo, non si è rivelata la scelta più giusta.

La donna ha avuto un attacco cardiaco ed è morta poco dopo. Le analisi post mortem hanno confermato i sospetti: la somministrazione per via endovenosa della curcuma è stata una delle principali cause del decesso. Come ingrediente da cucina, la curcuma riserva immensi benefici per il corpo: è un potente antinfiammatorio, oltre a possedere doti anti-cancro. La curcumina, estratto della curcuma, viene utilizzata anche in ambito medico ma non esistono evidenze scientifiche sulla sua effettiva utilità né sugli effetti collaterali cui si va incontro.

Gli esperti ovviamente sono rimasti basiti di fronte al caso: molto probabilmente un’iniezione di curcuma non è nemmeno autorizzata dalla legge. Al contrario, la somministrazione per bocca viene apprezzata sia per la sua assoluta sicurezza che per le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. La scelta del naturopata di San Diego probabilmente è stata avventata e il suo paziente ha pagato il prezzo più alto. Esistono degli studi preliminari su terapie composte da un mix di chemioterapia tradizionale e curcuma somministrata per endovena, tuttavia si tratta di test ancora lontani dalla conclusione.