La questione vaccini non smette di generare polemiche e accesi dibattiti. Ad alimentarli stavolta sono state le dichiarazioni del senatore Pepe, il quale ha proposto un’alternativa decisamente sui generis…
Come se la questione sui vaccini non fosse già abbastanza tesa e delicata, il dibattito è stato infiammato da un tweet del senatore Bartolomeo Pepe (eletto nelle fila del M5s e poi passato nel Gruppo Misto). Il parlamentare, con particolare riferimento alla preoccupazione per il boom di morbillo saltata agli onori della cronaca negli ultimi giorni, ha scritto: “Piuttosto che vaccinare 30 bimbi si potrebbero mettere 29 bimbi in classe col primo che prende il #morbillo, o #ètroppogratis? @HuffPostIta”.
Insomma, contagiare tutti i bambini in un colpo solo permetterebbe alla malattia di compiere il proprio corso senza l’interferenza dei vaccini, secondo l’opinione del senatore. Della serie, via il dente via il dolore. D’altronde Pepe aveva già espresso il proprio parere in merito al tema dei vaccini promuovendo la proiezione – poi annullata – a Palazzo Madama di “Vaxxed”, un documentario che avrebbe dovuto elencare tutti i (presunti) rischi connessi ai principali vaccini.
Le parole del senatore hanno attirato una pioggia di polemiche da parte degli utenti ancor prima dell’eventuale biasimo della comunità scientifica. Tra i commenti ci sono state le parole di un utente che, sfruttando lo stesso hashtag lanciato da Pepe, ha proposto una mossa che esula dai vaccini: “Possiamo dire che dovrebbe dimettersi e non dare fiato alla bocca o non #ètroppogratis?”. Un altro tweet invece gli ha risposto con un secco “Possiamo dire che le sue affermazioni sono antiscientifiche, pericolose e propagandistiche?”.
C’è poi chi lo ha invitato a vergognarsi o a darci un taglio con le sue nozioni potenzialmente pericolose. Insomma, per quanto il dibattito sui vaccini sia più che mai infiammato, le parole del senatore non hanno raccolto molti consensi. C’è da attendersi una smentita, un tweet riparatore oppure qualche spiegazione in più? O forse, come ha sottolineato il popolo della rete, sarebbe meglio calare un velo pietoso e ascoltare i pareri (anche contrastanti l’uno dall’altro) dei veri esperti?
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