Natalie era una ragazza di 16 anni come tante altre ma purtroppo l’incuria dei genitori l’ha portata alla morte. Ecco i dettagli che sono emersi nel corso dell’indagine.
La morte di un’adolescente di Des Moines, Iowa (Stati Uniti), aveva già sconvolto la comunità in cui abitava a casa della sua giovane età: la povera Natalie aveva solo 16 anni e la sua storia è davvero triste. Nel corso dell’indagine partita dopo l’apertura di un apposito fascicolo, sono emersi dei dettagli che purtroppo hanno scioccato ancor di più l’opinione pubblica. Ad essere sotto inchiesta sono i genitori adottivi, rei di aver causato la morte della ragazza a causa della loro incuria e delle condizioni disumane in cui la facevano vivere.
Natalie era costretta a passare le sue giornate in una cameretta, un ambiente angusto e maleodorante piena dei suoi stessi escrementi. È in quello stesso ambiente che la ragazza è stata trovata ad ottobre 2016 dagli agenti di polizia. Addosso aveva solamente un pannolone pieno di urina, mentre il corpo esile e malnutrito testimoniava il peggiore dei trattamenti possibili. Natalie aveva anche due fratelli minori, ai quali non erano state evitate le stesse torture. I due adolescenti, rispettivamente di 14 e 15 anni, sono stati trovati in situazioni analoghe con piaghe da decubito e condizioni igieniche al di sotto della decenza.
I genitori sono attualmente in carcere in attesa del processo, previsto per ottobre 2017. L’accusa è di omicidio e violenze su minori, visto che l’autopsia effettuata sul corpo di Natalie ha confermato che il decesso è stato causato dalla malnutrizione. Il Daily Mail ha riportato la notizia di un tentativo di difesa da parte della mamma: secondo lei la figlia era affetta da gravi problemi mentali cui era impossibile far fronte. Frasi meschine di cui non ci si deve stupire ma che difficilmente eviteranno alla coppia un verdetto di colpevolezza.
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