Una mamma ha condiviso la sua disavventura su Facebook: il figlio di 16 mesi rischia di perdere la mobilità della mano a causa di una disattenzione lei ha voluto mettere tutti in guardia.
Jade, 24 anni, è una mamma inglese come tante altre. La sua vita e quella di suo figlio Theo di 16 mesi è cambiata il giorno in cui è accaduto uno spiacevole incidente casalingo. Un attimo di distrazione non gli ha permesso di vedere il piccolo mentre infilava la mano nel potente aspirapolvere Dyson che lei stava utilizzando per le pulizie di casa. La pelle della sua mano si è gravemente bruciata e Jade ha constatato lo straziante dolore del figlio: “Non lo avevo mai sentito piangere così forte prima d’ora”, ha raccontato la donna al Mirror.
Stava passando l’aspirapolvere sul pavimento di casa e il piccolo la seguiva passo passo. Jade ha girato la sguardo per un istante ma questo è stato sufficiente per sentire le urla del bimbo. Inutile dire il panico nel quale è sprofondata e i mille pensieri che si sono affollati nella sua testa. La mano riportava i segni di una brutta ferita e i medici del Bristol Children’s Hospital in effetti hanno diagnosticato al bambino una bruciatura di quarto grado che gli potrebbe causare una perenne perdita della mobilità all’arto. Ora si stanno valutando le strade da percorrere: la più papabile prevede un trapianto di pelle e una serie di appuntamenti settimanali con uno specialista del settore.
Ciò che ha colpito l’immaginario di Jade è il fatto che pochi secondi potrebbero cambiare completamente la sua vita e soprattutto quella di Theo. Il bambino potrebbe non muovere più il pollice come prima e il solo pensiero spezza quotidianamente il cuore della sua mamma, sebbene i medici siano fiduciosi e le abbiano detto che la disavventura poteva andare molto peggio. La donna ha raccontato la storia su Facebook per mettere in guardia gli altri genitori e il post ha riscosso un immenso successo. Nonostante il titolo fosse “La peggior mamma del mondo”, le sue parole sono state per ricondivise 8000 volte. “So che la compagnia dell’aspirapolvere non può cambiare il design dei suoi prodotti ma ho voluto raccontare l’intera storia affinché nessun altro provi un’esperienza traumatica come la mia”, ha affermato commossa. Non resta che fare un grosso in bocca al lupo al piccolo Theo.
Photo credits Facebook
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