I dati sono incoraggianti: nel 2030 sarà normale vivere fino a 90 anni. Alcune categorie e Paesi del mondo sembrano però avvantaggiati: di chi si tratta?
Vivere un po’ più a lungo, possibilmente bene e in salute, farebbe piacere a chiunque. Per questo motivo sono state accolte con entusiasmo le previsioni dello studio portato avanti dall’Imperial College di Londra e dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), prontamente pubblicato sulla rivista Lancet. I ricercatori hanno constatato che la longevità è in aumento sia per le donne che per gli uomini e che nel 2030 non sarà affatto strano vivere fino a 90 anni. Ovviamente alcuni popoli e alcune categorie sono avvantaggiate e fanno registrare i picchi assoluti. Ancora una volta i popoli dell’est si attestano ai vertici della piramide, complice uno stile di vita salutare e un’alimentazione particolarmente corretta. Lo scettro spetta infatti alle donne sud coreane, seguite da quelle francesi, spagnole e giapponesi. L’Italia perderà qualche posizione da qui al 2030 ma rimarrà nella top ten con il suo dignitosissimo nono posto.
“Il primo posto della Corea del Sud è dovuto principalmente al miglioramento della sua economia e dell’educazione”, hanno spiegato gli attenti scienziati. “I decessi tra i bambini e gli adulti dovuti a malattie infettive sono scesi significativamente e la nutrizione è migliorata. L’obesità, che porta a malattie croniche come il diabete, problemi cardiaci e il cancro, non è da considerarsi un problema reale e un minor numero di donne continuano a fumare”. A fronte di simili migliorie è ovvio vivere più a lungo, tant’è che i 35 paesi industrializzati del mondo finiranno col riportare una crescita da qui al fatidico 2030.
Per quanto riguarda gli uomini, la media arriverà a circa 84 anni e il podio vedrà la Corea del Sud seguita da Australia e Svizzera. Decimi gli uomini italiani. Ad uscire sconfitti sono invece gli Stati Uniti. La colpa è attribuita a obesità, omicidi e mancanza di parità nell’accesso all’assistenza sanitaria. A buon intenditor poche parole…
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