Il filler regala al viso un profondo ringiovanimento e proprio per questo è molto utilizzato. Ma attenzione: affidarsi a studi non sufficientemente professionali sottopone il cliente a pericoli importanti.
Tra gli interventi di chirurgia estetica, il filler viso conquista ogni anno più consensi. Il motivo è semplice: si tratta di un trattamento che non necessita di lunghe degenze, ha prezzi contenuti e un effetto piuttosto naturale. Gli esperti del settore, tuttavia, sottolineano l’importanza di affidarsi a veri studi professionali piuttosto che puntare al risparmio. Molte proposte low cost, infatti, finiscono col convincere una vasta platea pur esponendo i pazienti ad una serie di problematiche non trascurabili.
Un recente workshop tenutosi presso il Dipartimento di Scienze cliniche sperimentali dell’Università degli Studi di Brescia ha voluto sottolineare i rischi di un filler fatto male e tutte le componenti da tenere in considerazione prima di un trattamento iniettivo: la conoscenza dell’anatomia, delle tecniche chirurgiche, delle possibili complicanze che possono insorgere, dei vari tipi di pelle e dei differenti gradi di invecchiamento cutaneo. Ne è derivato un decalogo da tener presente per non correre alcun rischio, stilato dalla dott.ssa Elisabetta Sorbellini (dermatologa presso lo Studio Rinaldi di Milano e membro dell’International Hair Research Foundation IHRF):
- I requisiti minimi. Il filler deve essere effettuato da un laureato in medicina, meglio se specializzato in dermatologia, in chirurgia plastica oppure in medicina estetica.
- La preparazione complessiva del medico. Potrà sembrare banale ma solo un medico preparato a tutto tondo può occuparsi del trattamento. Tra i prossimi lo rischi, infatti, c’è addirittura la cecità.
- La preparazione tecnica del medico. Le controindicazioni sono rare ma solamente la preparazione del medico può ridurre al massimo i pericoli.
- L’attenzione del medico. Un buon medico è sempre pronto a rimediare a qualsiasi inconveniente, quali ad esempio piccoli ematomi o nodulini.
- Lo studio medico. Il luogo dove il medico effettua il filler deve essere un ambulatorio medico, idoneo a trattamenti iniettivi.
- La qualità dei materiali. Non bisogna farsi attrarre dal mero risparmio: prezzi bassi generalmente sono indicativi di prodotti di bassa qualità bassa.
- Il costo dell’intervento. Attenzione a tariffe molto basse.
- La pelle. Ci sono vari modi per iniettare un filler: aghi o cannule di varie dimensioni. Non sono tutti uguali e la scelta del medico deve essere fatta in base alla zona da trattare, allo spessore della pelle (diverso a seconda dell’età, per esempio), alla viscosità e all’elasticità del prodotto da iniettare.
- I consigli del medico. Dopo il trattamento è bene seguire le raccomandazioni che ogni medico preparato impartisce (i più classici sono quello di fare attenzione al sole o alla frequenza dei trattamenti).
- No al silicone. Mai farsi iniettare filler a base di silicone.
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