“È incinta? La assumiamo”. Martina firma un contratto di lavoro al nono mese di gravidanza

Il Corriere della Sera ha dedicato uno spazio del tutto significativo alla storia di una ragazza che ha ottenuto un posto di lavoro, firmando un contratto regolare, al nono mese di gravidanza. È una storia di speranza e di rivendicazione nei confronti di quelle donne che vogliono dedicarsi alla famiglia, lavorando e facendo carriera.

Il Corriere della Sera ha dedicato uno spazio del tutto significativo ad una storia di speranza e di successo sia professionale che privato. Stiamo parlando di Martina Camuffo, 36 anni che tra circa dieci giorni diventerà mamma per la seconda volta, “dando una sorellina” al suo primo figlio. La bambina potrebbe nascere il 16 febbraio, e le,i nell’attesa di firmare la lettera d’incarico per “The Creative Way”, dichiara: “Ancora non ci credo”. Perché Martina è stata assunta al nono mese di gravidanza. I responsabili Samuele Schiavon, titolare dell’impresa, e Stefano Serena avevano già visto lavorare la donna in passato. In quel periodo si occupava del ramo commerciale di un’importante azienda friulana. Il titolare ha deciso di ampliare la squadra di Mestre e di assumere proprio Martina. L’azienda s’interessa principalmente della realizzazione di siti ed esperienze digitali e Samuele era alla ricerca di una figura che ricoprisse la parte commerciale.

Martina ha affrontato il colloquio circa due mesi fa, quando era al settimo mese di gravidanza. Ella ha affermato: “Appena Samuele mi ha chiamato l’ho avvisato subito della novità, gli ho detto che ero incinta di sette mesi e che avrei partorito a breve. La loro proposta era molto interessante e io ero felicissima che mi avessero contattato ma immaginavo che l’opportunità sarebbe sfumata. Ci siamo incontrati, abbiamo scambiato qualche idea. E alla fine mi ha detto che era sua intenzione offrirmi un contratto. Quasi non ci credevo”.

Inoltre i due responsabili Samuele Schiavon e Stefano Serena nel momento della scelta non hanno avuto alcun dubbio. “Non ci abbiamo pensato, non in questi termini almeno — dice Serena — a noi interessava l’obiettivo, a prescindere dalla situazione personale di Martina, volevamo lei per le sue competenze e capacità. Ha lavorato per un’azienda importante sul fronte commerciale, l’abbiamo vista all’opera, sappiamo come si muove. Le auguriamo il meglio per la sua vita personale e la aspettiamo prima possibile”. Schiavon ha aggiungo: “Ho vissuto e capito le difficoltà di mia moglie: aveva un tempo determinato e quando ha comunicato che aspettava un bambino è stata lasciata a casa”.

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