Non solo musica a Sanremo 2017: lo spazio dedicato a Giorgio Armillis e al suo movimento MaBasta ha affrontato i temi del bullismo, del cyberbullismo e della violenza nelle scuole.
La prima serata del festival di Sanremo 2017 ha regalato a Maria De Filippi l’occasione di esprimersi in quello che le riesce meglio in assoluto: raccontare storie. La conduttrice è partita dal tentato suicidio di una studentessa vittima di bullismo: alcuni compagni di scuola la esortavano continuamente ad uccidersi e le dicevano che non l’avrebbero fatto loro solamente per non passare dei guai con la giustizia. Il martellamento non finiva nemmeno a casa, visto che le arrivavano messaggi con lo stesso contenuto: “Ucciditi”. Così, un giorno, la ragazza ha lasciato due biglietti (uno per la mamma e uno per i bulli) e si è gettata dal balcone. Fortunatamente le tapparelle di una vicina hanno frenato la sua caduta, salvandole la vita.
La triste vicenda ha presentato il progetto di alcuni studenti del Galilei-Costa di Lecce, ovvero il movimento MaBasta (acronimo di Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti). Il suo ambasciatore è il giovanissimo Giorgio Armillis, fregiato del titolo di alfiere della Repubblica direttamente dal presidente Sergio Mattarella. Giorgio è salito sul palco dell’Ariston insieme ad una compagna (il 7 febbraio è stata anche la prima Giornata nazionale contro il bullismo nelle scuole), offrendo una felpa del movimento ai conduttori Conti-De Filippi e incitando il pubblico a recitare il loro semplice slogan: “MaBasta”! A risaltare dalla loro testimonianza sono l’impegno civile e la grande maturità dimostrata nell’affrontare temi importanti come il bullismo e il cyberbullismo, nonostante si tratti solamente di ragazzi adolescenti.
L’iniziativa è nata esattamente un anno fa, a febbraio 2016, quando i ragazzi decisero di creare un movimento che potesse prevenire ed eliminare il bullismo dalle scuole. Giorgio si è impegnato nel segnalare con un bollino verde le classi “debullizzate”, ovvero quelle in cui il bullismo è completamente assente. L’idea è uscita ben presto dai confini pugliesi e sta facendo il giro d’Italia grazie ai valori previsti dal loro modello comportamentale. I ragazzi hanno fatto un’ottima figura sul palco dell’Ariston e il loro progetto non potrà che trarne giovamento: a volte basta poco per fare la differenza.
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