Le donne di oggi alla chirurgia estetica chiedono un risultato il più possibile naturale. Desiderano un lifting che le ringiovanisca in modo semplice e delicato e non che le trasformi in delle bambole. Vogliono un viso più levigato, giovane e fresco. Tra le nuove tecniche per ottenere il suddetto risultato si annovera la “deep skin resurfacing”. Di cosa si tratta?
Negli ultimi tempi le donne hanno raggiunto un grado di consapevolezza e saggezza maggiore del proprio corpo. Avere meno rughe in età avanzata, non è necessariamente sinonimo di non accettazione. Si ha la necessità di invecchiare con grazia, un po’ per soddisfazione personale, un po’ per moda, un po’ per gusto. Si ha l’esigenza di essere delle belle donne e al contempo belle persone. Si vuole invecchiare con stile ed eleganza. Le nuove tecnologie sono in grado di soddisfare i “capricci” di ogni donna ricorrendo a dei trattamenti il cui risultato risulta essere semplice e naturale.
Ideatore del trattamento “deep skin resurfacing” è il Dottor Nicola Standoli, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva, che, in un’intervista rilasciata su Vogue, ha sottolineato l’efficacia e il procedimento di tale tecnica. La pelle risulterà più luminosa, levigata e compatta; questo grazie ad un laser a CO2 e al PRP che non è altro che il plasma arricchito in piastrine e altri fattori di crescita, ottenuto da un prelievo di sangue della paziente sottoposta al trattamento. La potenza del laser può essere graduata per soddisfare le esigenze di ogni donna e per adattarsi ad ogni tipologia di pelle.
Molto spesso le donne che ricorrono a questo trattamento hanno una pelle spenta, magari danneggiata dal fumo o dall’acne. Dunque mediante questa tecnica la pelle verrà “ripulita” e successivamente verranno applicati i fattori di crescita, i quali penetrando nella pelle, andranno ad agire direttamente sulle zone interessate, liberando tutte le sostanze necessarie per la formazione del collagene e dell’elastina. È consigliabile svolgere tale trattamento nei mesi dell’anno meno soleggiati, e quindi da settembre a giugno.
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