Il sesso non sempre può essere collegato al piacere in maniera univoca. Per molte donne, infatti, si tratta di un’esperienza dolorosa che non si fa volentieri e che mina la felicità della coppia. Quali motivi possono esserci dietro a questo problema?
Il sesso è una componente importante del rapporto tra un uomo e una donna, per questo motivo quando sopraggiungono problemi di salute che interferiscono sulla sfera intima non bisogna mai sottovalutare la questione. Una ricerca condotta dalla London School oh Hygiene and Tropical Medicine ha evidenziato un disturbo molto più comune di quanto si potesse pensare: il sesso doloroso. A provare dolore durante e dopo un rapporto è addirittura il 10 per cento delle donne, 1 su 10. L’età non c’entra: si può soffrire per motivi diversi in fasi diverse della vita.
La ricerca – pubblicata su An International Journal of Obstetrics and Ginecology – ha coinvolto 7000 donne inglesi ma, assicurano gli esperti, tali dati sono valevoli per tutti i paesi industrializzati. Anzi, semmai i numeri sottostimano una situazione che potrebbe essere persino più grave (ma destinata a non emergere fino in fondo a causa di vergogna e paura). Si tratta, in termini scientifici, di “dispareunia”. Ad esserne colpite sono in primis le donne in menopausa, ma non sono esenti nemmeno le ragazze che vivono le prime esperienze o le donne più in mature. In altre parole, appunto, nessuna categoria può considerarsi davvero “salva”.
Le donne che hanno ammesso di provare sempre un forte dolore sono state il 7,5 per cento, alle quali si aggiungono tutte coloro che sperimentano di frequente tale sensazione e quelle che ne hanno sofferto almeno una volta negli ultimi 6 mesi. Come conseguenza, oltre ai problemi di coppia, può sopraggiungere una vera e propria depressione. Ma quali possono essere le cause che si celano dietro a questa spinosa questione? Malattie sessualmente trasmissibili, ormoni, patologie infiammatorie difficilmente identificabili, secchezza vaginale. Se la medicina finora non si era occupato fino in fondo di questo problema ma sarà il caso di cominciare a farlo visti i numeri che sono stati messi in risalto dai ricercatori. Esistono già dei medicinali efficaci che agiscono come ormoni pur non essendolo, occorrerà continuare su questa strada.
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