Alla fine del 2016 è stata approvata la nuova Legge di Bilancio che prevede una serie di misure di interventi economici diretti e strumenti perequativi volti ad aiutare le donne in attesa di un bebè nel 2017. Le mamme lavoratrici, le mamme in attesa e le neo mamme possono recarsi agli uffici INPS e presentare domanda al fine di usufruire di un bonus di ben 800 euro.
Dalle ultime notizie si evince che i tempi e le modalità di presentazione della domanda presso gli uffici INPS del “Bonus mamme domani” non sono stati ancora delineati, in quanto i requisiti sopraindicati sono assoggettati all’approvazione della Manovra Economica da parte degli organi europei. Ma ciò che è certo è che, nel testo attuale, è previsto un bonus che verrà erogato dallo Stato a partire dall’anno 2017 e che sarà pari a 800 euro, in un’unica soluzione. Inoltre, le Camere hanno preso in esame un emendamento di modifica della Legge di Bilancio 2017, al fine di introdurre un limite reddituale pari a 13 mila euro.
Il bonus mamme domani 2017 è previsto al comma 353 della Legge di Stabilità. Grazie a tale sostegno economico diretto si va a delineare sempre più un quadro normativo volto alla tutela dei diritti della famiglia e delle neo mamme. Il ministro Enrico Costa ha sottolineato l’importanza di tale contributo, sostenendo che potrebbe essere determinante per sopperire agli innumerevoli costi di sostentamento del nascituro, al fine di garantire una copertura quasi totale delle prime spese mediche della madre o per il mantenimento dell’infante. Le mamme possono fare richiesta del bonus a partire dal settimo mese di gravidanza oppure dall’atto di adozione, presentando domanda nelle apposite sedi INPS.
Dunque per quanto concerne il bonus mamme domani 2017 bisogna attendere le comunicazioni ufficiali e le direttive in merito all’invio della domanda. Inoltre è stato previsto il “Bonus Asilo Nido”, per i figli nati dopo il primo gennaio 2016, pari a 1000 euro annui ripartiti in 11 mensilità, senza requisiti di reddito. Questo aiuto è destinato anche all’assistenza domiciliare di figli con gravi malattie croniche.
Infine, il “Congedo obbligatorio per i padri” è stato ampliato: due giorni nel 2017 e quattro nel 2018, da utilizzare entro i primi cinque mesi di vita del bebè. Dal 2018, il padre, in accordo con la madre, potrà beneficiare di un ulteriore giorno da scalare dalla maternità.
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