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Durante l’orgasmo chiamate il nome dell’ex? È un buon segno!

Ci sono coppie che si lasciano per molto meno, eppure se al partner ‘sfugge’ il nome dell’ex durante il rapporto sessuale non bisogna affatto offendersi: significa che ci si trova sulla buona strada!

Nell’intimità ci si può trovare meglio con un partner piuttosto che con un altro, a prescindere dai sentimenti che si provano per l’uno o per l’altro. Non a caso si parla di intesa sessuale o di chimica. Al cervello non sfuggono determinati dettagli o, più specificatamente, alcune ‘sensazioni’. Partendo da questo presupposto, la scienza è arrivata ad affermare senza ombra di dubbio che pronunciare il nome dell’ex durante il rapporto sessuale non è affatto un male. Al contrario, il lapsus può essere interpretato come un segnale positivo per il nuovo partner, soprattutto se l’ex in questione è stato importante.

E se l’errore avviene durante l’orgasmo? Difficile a credersi ma… ancora meglio! Prima di tutto occorre precisare che ciò accade più spesso di quanto si possa pensare. Gli esperti spiegano poi il motivo per il quale ciò avviene: “Quando ci si trova in uno stato di euforia, vengono evocate cose che ne ricordano altre perché sei in uno stato che hai già vissuto”. Poiché l’orgasmo comporta un’alterazione delle condizioni psicofisiche è inevitabile che il cervello compia dei salti all’indietro. E il dottor Jim Pfaus rivela quel messo destinato (forse) a salvare molte coppie: “Quando il vostro partner viene chiamato con il nome del vostro ex, è perché la sensazione che avete provato insieme gli ricorda quella vissuta nella precedente storia”.

Ecco perché non si nomina un familiare o un amico bensì un ex fidanzato/a. Se la storia è stata importante e coinvolgente, a detta di Pfaus quell’errore rappresenta il più grande dei complimenti: “Poniamo che questa persona abbia avuto un ex è particolarmente importante, che gli/le ha fatto provare sensazioni speciali. Questi brividi sessuali, la qualità dell’orgasmo, i sentimenti di vicinanza erano associati a quella persona e al suo nome”. Ecco perché eguagliarli non può che essere lusinghiero per il nuovo compagno. Di fronte all’errore (più frequente negli uomini che nelle donne), in ogni caso, inutile negare l’evidenza: meglio parlarne e cercare di capire cos’è accaduto.

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Raffaella Mazzei

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