Il raffreddore è uno dei disturbi più comuni ma al tempo stesso più fastidioso: chiunque farebbe volentieri a meno del naso chiuso, del mal di testa, degli occhi che lacrimano e di tutti quei sintomi che lo caratterizzano. E il desiderio sembra pronto ad essere esaudito.
L’arrivo del freddo tutti gli anni porta con sé il più classico dei malanni di stagione: il raffreddore. In ogni parte del mondo ci si ritrova a combattere con fazzoletti, sinusite, mal di gola, naso chiuso, tosse, mal di testa e tutti gli altri sintomi che ne derivano. Sebbene il raffreddore non rappresenti nulla di così invalidante, la vita di tutti giorni prosegue a fatica. Per non parlare poi delle tempistiche che si allungano: al contrario di febbre e influenza, il raffreddore può andare avanti per settimane. La soluzione per tutti potrebbe averla trovata Rudolph Valenta, un ricercatore dell’Università di Vienna.
Valenta infatti ha appena brevettato un vaccino contro il raffreddore. Lo studioso vanta oltre 200 pubblicazioni sul tema del sistema immunitario e in un’intervista rilasciata all’Indipendent ha spiegato che esso non riesce a combattere i rinovirus, vale a dire i principali responsabili del raffreddore (sono loro ad ancorarsi alle mucose di bocca, naso, gola e stomaco, favorendo l’aggressione). Il suo limite risiede nell’obiettivo: il sistema immunitario colpisce il centro del virus, che rappresenta però una parte mutevole. Proprio per questo motivo il vaccino ideato da Valenta cerca di non fare lo stesso errore e si dirige verso il guscio protettivo del microrganismo.
La ricerca è in fase avanzata e dopo essere stato brevettato il vaccino potrebbe arrivare sul commercio entro 6 anni. “Con la prima proteina che abbiamo costruito si verifica un’inibizione molto buona della malattia. – ha dichiarato il ricercatore – Siamo convinti di essere sulla buona strada. Se riusciremo ad avere i fondi per i test clinici possiamo metterlo a punto in 6-8 anni”. Come sarebbe il mondo senza raffreddore? La rete ha già cominciato con la satira dicendo che il vaccino sarebbe il nemico numero uno di studenti e impiegati lavativi, senza contare che le industrie dei fazzoletti starebbero pensando già ad un sabotaggio… Non resta che attendere nuovi sviluppi.
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