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George Michael, il giallo continua: ricoverato segretamente a Vienna prima di morire

La morte di George Michael riserva ancora dubbi e interrogativi senza risposta. Ora spunta un dettaglio di cui quasi nessuno era a conoscenza: era stato ricoverato a Vienna qualche settimana prima di morire, ma come mai?

La morte di George Michael (LEGGI ANCHE: GEORGE MICHAEL, LA CAUSA DELLA SUA MORTE: 130MILA RICOVERI OGNI ANNO) ha fatto impennare le vendite dei suoi cd ma ha anche scatenato la curiosità: si è davvero trattato di infarto oppure c’è qualcosa di più torbido sotto? E mentre in un primo momento si era parlato di suicidio, adesso è spuntato un nuovo particolare che ha rimescolato tutte le carte in tavola. A quanto pare il cantante un mese prima di morire era stato ricoverato segretamente a Vienna, volando nella capitale austriaca col suo jet privato in compagnia del padre e del fidanzato Fadi Fawax.

L’ospedale in questione non era certo una struttura qualsiasi: si trattava infatti dell’AKH General Hospital, dove lavorano i medici che lo avevao salvato da una brutta polmonite nel 2011. La pop star era stata visitata dal dottor Christoph Zielinski, capo di oncologia e specialista in pneumologia, e dal dottor Thomas Staudinger. Micheal nutriva grande stima per questi due professionisti che lo avevano salvato 6 anni prima quando, poco prima di un concerto, era stato colto da fortissimi dolori al petto. In quell’occasione l’avevano salvato grazie ad una tracheotomia, mentre nella notte tra Natale e Santo Stefano 2016 nessuno aveva potuto evitare la morte del cantante.

A cosa era servita quella visita in ospedale, così a ridosso dal decesso? Che George Michael sapesse di essere malato e volesse evitare il peggio? I medici ovviamente non hanno rilasciato dichiarazioni, ad eccezione di un tweet in cui il dottor Zielinski ha espresso il suo immenso dispiacere per la morte del suo celebre paziente: “Nel dolore per la morte improvvisa di George Michael, io e il team di medici dell’ospedale AKH vogliamo esprimere profonda solidarietà con la famiglia e gli amici”. Il giallo forse è destinato a continuare?

Photo credits Facebook

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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