Finalmente le statistiche a proposito del cancro denotano un’inversione di tendenza: dopo tempi assai bui, la mortalità si è ridotta del 25 per cento rispetto al 1991 (un anno particolarmente ‘nero’).
Uno studio dell’Associazione statunitense del Cancro ha divulgato dati finalmente positivi in merito al tumore. A quanto pare, infatti, il tasso di mortalità è sceso del 25 per cento dal 1991 al 2014. Trasformando la percentuale in numeri, si parla di 166 decessi su 100mila rispetto ai 215 di 13 anni prima. Insomma, dopo la terribile diagnosi per milioni di persone (2 milioni solamente negli Stati Uniti) c’è anche la possibilità di lasciarsi tutto alle spalle e sopravvivere. Un lento processo che ha visto un decremento dell’1,5-1,6 per cento annuo, in maniera più evidente per alcuni tipi di tumore rispetto ad altri.
In pole position tra i tipi di cancro che hanno evidenziato il maggior decremento della mortalità ci sono quelli ai polmoni, al seno, alla prostata e al colon. I motivi che hanno portato a questi ottimi risultati sono principalmente tre: la lotta al tabacco, intrapresa un maniera sempre più forte e incisiva; le diagnosi precoci, cui si arriva grazie a prevenzione e informazione; trattamenti più efficaci, forniti soprattutto dai progressi della scienza e della ricerca.
Nel 2017 le proiezioni parlano di 1,6 milioni di nuovi casi di cancro solo negli Stati Uniti, Paese preso come cartina tornasole della Terra: tra questi, 600mila porteranno al decesso del paziente mentre un milione riuscirà a guarire. A dirlo è la ricerca pubblicata su “A Cancer Journal for Clinicians”, il quale evidenzia anche una maggior criticità per gli uomini piuttosto che per le donne: la loro possibilità di ammalarsi fa registrare un +20 per cento e quella di morire addirittura un +40 per cento. Gli unici due tumori a crescere sono quello al fegato e all’utero, rispettivamente +3 e +2 per cento di mortalità tra il 2010 e il 2014. Volendo analizzare solamente la situazione italiana, il quadro non cambia di molto. Il trend di decrescita si sta assestando anche nello stivale, anche se un monito fa rivolto alle donne: dimostrandosi le fumatrici più ostinate e aumentando i tumori a seno, utero e tiroide, il calo del tasso di mortalità si riferisce più agli uomini che non a loro.
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