Superando nazionalismo e tradizione, in Gran Bretagna un dolce italiano ha conquistato il cuore dei cittadini più del classico pudding: si tratta del panettone, il capolavoro milanese che ha conquistato i sudditi di sua maestà la regina.
Bisogna ammetterlo: gli inglesi sono fondamentalmente dei nazionalisti. I sudditi della regina Elisabetta hanno un attaccamento viscerale alla loro lingua, alla loro storia, al popolo, al reame e ai prodotti delle loro terre. Certo, la tradizione culinaria non è sentita come in Italia o in Francia, eppure ci sono alcune abitudini che nel corso dei decenni sono divenute vere colonne portanti. Basti pensare al pudding di Natale, un must. Realizzato con frutta secca, cognac e brandy, durante le feste non se ne poteva proprio fare a meno. Eppure quest’anno c’è stato il sorpasso: il dolce delle feste più amato è un altro ed è assolutamente Made in Italy.
Di che dolce si tratta? Del classico panettone milanese (LEGGI ANCHE: PANDORO O PANETTONE? PICCOLA GUIDA TRA CALORIE, GRASSI E CONSERVANTI). Nei grandi magazzini inglesi il numero dei panettoni venduti (profumatamente, ad un prezzo che va dalle 19,95 sterline alle 24,99) ha battuto ogni precedente record. Da Selfridges, per esempio, si sono venduti 2 panettoni per ogni pudding mentre nella catena di supermercati Waitrose l’aumento è stato del 56 per cento. Da Sainsbury’s e Asda ne è stata distribuita persino una versione economica – uno ‘sweet italian bread’ che contiene scorze candite di agrumi, mandorle e uvetta – a 5,50 sterline.
Gli inglesi si sono preoccupati di allegare una scheda nutrizionale con la quantità di grassi, zuccheri e carboidrati contenuti in ogni fetta (come se le loro pietanze tipiche non fossero molte volte fritte, unte e per nulla salutari), mentre il DailyMail ha sentenziato così: “Sempre più cittadini britannici si convertono al panettone, abbandonando il tradizionale pudding di Natale”. Ad interessare è anche la leggenda della nascita del panettone e del suo inventore, un garzone di Ludovico il Moro chiamato Tony. Insomma, questo dolce italiano ha conquistato proprio tutti e a 360 gradi. Gli esemplari venduti al dettaglio vanno a ruba, ma il portale exportiamo.it ha lanciato un appello: attenzione alle imitazioni, il Made in Britain è solo una copia del panettone. Ma chi vuole un panettone tarocco, solo per risparmiare qualche stermina?
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