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Perde un figlio per la sepsi: la sua battaglia sui social ne salva un altro

La vita di mamma Melissa non era stata semplice: il figlio era morto a causa di una brutta malattia (la sepsi) e da lì era cominciata la sua battaglia informativa su Facebook. Dopo 2 anni la donna ha salvato un altro bambino affetto dallo stesso male.

Il piccolo William era debole e sofferente sin dai primissimi mesi di vita. Il suo primo compleanno, il 14 dicembre 2014, era stato festeggiato per una settimana intera dai familiari eppure il piccolo non stava affatto bene. Mamma Melissa lo aveva fatto visitare e il medico gli aveva trovato un’infezione al torace, cominciata come una normale tosse ma purtroppo ben più grave di quella. In effetti solo più tardi si riuscì a scoprire la vera entità della malattia: si trattava di sepsi, meglio nota come una forma di setticemia.

Per il piccolo William non ci fu nulla da fare: la terribile infezione lo portò ben presto alla morte. Mamma Melissa, dal suo terribile lutto, decise però di trarre la forza e la rabbia necessaria per cominciare un’intensa battaglia sui social. Il suo scopo, da quel momento in poi, sarebbe stato quello di postare video e interventi pubblici volti a sensibilizzare le persone e a fare informazione: nessun’altra mamma avrebbe dovuto provare il suo stesso dolore e, proprio per questo, nessuno doveva ignorare i terribili segnali lanciati dalla malattia.

In un video Melissa spiegava i sintomi della sepsi, invitando tutti i genitori a prestare la massima attenzione ad ogni piccolo indizio. La consapevolezza e la tempestività dei genitori, infatti, molto spesso è l’arma più efficace per salvare i bambini. Ma è proprio a questo punto che Melissa è riuscita a compiere il vero miracolo. Jenny Taft, una commercialista che nulla aveva a che fare con lei, dovrà ringraziare la mamma-guerriera per tutta la vita: grazie ai suoi video ha saputo riconoscere i segni della malattia nel suo piccolo Freddie e, intervenendo per tempo, è stata in grado di salvarlo e di portarlo a completa guarigione. La morte di William, per quanto tragica, non è stata affatto vana.

Photo credits Facebook

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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