Marcis ha voluto sfidare il suo corpo ed ha ingerito una sostanza misteriosa: era clephedrone, una nuova droga simile all’ecstasy che gli ha causato un attacco di cuore e poi la morte.
Come se le ‘vecchie’ droghe non fossero già abbastanza nocive e preoccupanti, ne nascono continuamente di nuove pronte a mietere altre vittime. Ne è un esempio la morte di Marcis Rosmanis, un ragazzo di 24 anni originario della Lettonia. La sua storia ha posto l’attenzione sul clephedrone, una sostanza sconosciuta fino a poco tempo fa. Il ragazzo ha assunto una dose di questo misterioso composto e le conseguenze non sarebbero potute essere più gravi. Il cuore di Marcis si è fermato per sempre: prima un attacco cardiaco, poi il decesso. Ovviamente è stata disposta l’autopsia e i risultati hanno reso evidente che la causa di tutto era stato proprio il clephedrone.
Questa nuova droga non ha ancora preso piede del tutto ma nel Regno Unito il terrore è già salito alle stelle: oltre ad essere letale, la sostanza è anche legale. Niente spaccio, quindi: per ottenere il clephedrone basta andare in farmacia. La sostanza è particolarmente apprezzata perché, se presa in dosi elevate, ha effetti molto simili a quelli dell’ecstasy: allucinazioni, vomito e, appunto, morte. Tuttavia prima di accusare il ragazzo di essersi cercato la sua fine e di essere stato il carnefice di se stesso, occorre riservargli il beneficio del dubbio.
Il medico legale Paul Kelly, in effetti, non ha saputo chiarire le dinamiche dell’incidente mortale e le sue dichiarazioni gettano un alone di mistero sull’intera vicenda: “Quando e dove ha ottenuto il farmaco sono elementi ancora avvolti nel mistero. Non sappiamo se l’ha ingerito volontariamente oppure no, le dinamiche sono ancora sconosciute”. Accertarsi di questi particolari aiuterà i familiari di Marcis ad avere un’idea più chiara delle tragiche circostanze nelle quali ha trovato la morte il ragazzo, eppure non aggiunge nulla all’allarme già scattato: il clephedrone è ancora oscuro ai più ma fa già molta paura.
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