Arriva il freddo e con esso anche l’influenza. Quella 2016/2017 sarà davvero pesante: ecco qualche consiglio utile per capire come evitare il ko quando si giungerà al picco stagionale.
L’influenza stagionale ha già cominciato a mietere le sue vittime: 115mila italiani a letto nella settimana passata, mezzo milione da quando ha fatto capolino il vero freddo. E il picco ovviamente non è ancora arrivato (LEGGI ANCHE: INFLUENZA 2016/2017: VIRUS AGGRESSIVI, PREVISTI 17 MILIONI DI ITALIANI A LETTO). Michele Conversano, presidente di HappyAgeing (l’associazione che si occupa dell’invecchiamento attivo) ha dichiarato che si prevede il picco del contagio nel periodo natalizio ma c’è tempo fino al 31 dicembre per effettuare un’adeguata prevenzione. L’incidenza si conferma lievemente superiore a quello delle precedenti stagioni influenzali (1,89 casi per 1000 assistiti), mentre la più colpita si conferma la fascia al di sotto dei 4 anni (nella quale l’incidenza arriva a quasi 6 casi su 1000).
A sollevare qualche preoccupazione è il numero delle persone che non si vaccina. Lo dimostrano i dati diffusi dal rapporto OCSE (Organizzazione Cooperazione e Sviluppo Economico): rispetto all’anno scorso gli over 65 che si sono vaccinati sono calati del 10 per cento. E a regnare è la disinformazione: “Degli oltre 9000 adulti intervistati – prosegue Conversano – di cui oltre 1000 in Italia, solo il 20 per cento sa che esiste un vaccino contro la polmonite”. Marco Magheri, direttore di HappyAgeing, si preoccupa dei falsi miti che circolano intorno alla vaccinazione: scarsa fiducia nelle istituzioni, bassa percezione di rischio, timore di effetti collaterali. Al contrario, il suo intento è quello di promuovere lo slogan “Vaccinarti protegge te e coloro che ti stanno accanto”. Il periodo migliore per vaccinarsi va da fine ottobre a fine dicembre, visto che la protezione comincia 2 settimane dopo la sua somministrazione.
L’influenza infettiva ovviamente è provocata da un virus e normalmente si risolve nel giro di pochi giorni. Tuttavia in alcune persone può causare complicanze anche gravi. Tra i rimedi fai-da-te più comuni per evitare di cadere ko c’è l’abitudine di lavarsi molto spesso le mani, soffiarsi regolarmente il naso, riposare a sufficienza, restare al caldo il più a lungo possibile, fare impacchi caldi sul naso e gargarismi con acqua e sale. Il contagio può provenire anche da persone apparentemente sane, visto che l’influenza ha un periodo di incubazione di circa 2 giorni durante i quali si è già contagiosi. Il proprio medico di famiglia potrà fornire tutte le informazioni del caso.
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