Francesco Cicchella è stato la rivelazione di Tale e Quale Show della passata edizione e Carlo Conti l’ha richiamato per il torneo dei campioni 2016. Qui ha collezionato due ottimi piazzamenti (oltre agli applausi del pubblico e a giudizi entusiastici) interpretando Freddie Mercury e Mango. Chi non l’aveva visto in Made in Sud o in altri progetti professionali ha scoperto un artista davvero completo. VelvetBody l’ha intervistato per scoprire più da vicino i ‘segreti della sua poliedricità’.
Francesco, sei tornato a Tale e Quale Show: qual è la sfida più difficile per te che in fondo non sei proprio un cantante?
Nella vita non vendo dischi, però nella mia formazione il canto c’è. Altrimenti non potrei fare ciò che faccio! Nasco come musicista: insomma, nel mio bagaglio artistico c’è anche questo. La sfida più difficile è stata l’interpretazione di Freddie Mercury, dato il peso artistico del personaggio, l’estensione, l’esibizione dal vivo… Il tutto cercando di imitare la voce di qualcun altro. È stata dura!
Quali personaggi hai sentito di più in queste edizioni?
L’anno scorso Bruno Mars e Shakira perché nelle esibizioni c’era anche il ballo: sono tornato a 10 anni fa quando facevo il musical e mi sono divertito. A livello emotivo ho sentito molto Tiziano Ferro e Massimo Ranieri, c’era pathos. Ma anche Steve Wonder, Francesco Renga… Praticamente potrei elencare quasi tutti i personaggi che ho interpretato!
Si può dire che sei un artista completo, pronto a tutto…
Ho una concezione particolare del mio lavoro, che poi dovrebbe essere quella normale: devo essere pronto a fare davvero qualsiasi cosa! Per questo voglio continuamente perfezionarmi e imparare, chiedo molto al mio corpo. Pretendo infatti che sia pronto ad ogni evenienza e a questo scopo c’è un personal trainer che mi aiuta, seguo un’alimentazione propedeutica e lo stile di vita di un cantante. In realtà forse stresso la voce anche più di un cantante, visto che con le imitazioni devo avvicinarmi a vocalità non mie.
Ti mantieni in perfetta forma insomma!
Estremizzando, posso dire che il corpo è una macchina e io faccio tutto quanto sia funzionale alla buona riuscita del mio lavoro.
Prima di un’esibizione hai qualche ‘buona pratica’ da seguire?
Faccio una serie di esercizi vocali sia prima che dopo l’esibizione, come un atleta che fa stretching prima della gara e il defaticamento quando ha finito. In fondo sul palco si fa un gesto atletico, per usare la voce si ricorre a molti più muscoli di quanti si pensi. Gli esercizi possono anche sembrare buffi per chi li vede per la prima volta ma danno buoni risultati: si evitano lacerazioni, traumi e alla lunga si riesce a restare ad un buon livello vocale.
Sei stato ospite a Miss Italia 2016: qual è il tuo concetto di ‘bellezza’?
Per me la bellezza risiede in tutto quello che può regalare un’emozione: può essere il corpo femminile come nel caso di Miss Italia ma anche di un paesaggio, una melodia, un profumo… tutto ciò che dà un’emozione positiva o negativa che sia. Insomma, che smuova qualcosa.
Cosa ci sarà nel prossimo futuro?
Porterò in teatro un mio progetto. Si tratta di uno spettacolo one man show in cui ci saranno i personaggi che il pubblico ha visto in Made in Sud e Tale e Quale Show, ma ci sarà anche un Francesco inedito. Sul palco accanto a me una band e Vincenzo de Honestis, la mia spalla da sempre.
Photo credits Assunta Servello-studios Roma
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