Alcuni gesti apparentemente inspiegabili e inutili in realtà sono ‘protezioni’ di cui dovremmo essere grati al corpo. Dalla pelle raggrinzita a sbadigli e starnuti, ecco quali sono e a cosa servono.
A volte il corpo compie dei piccoli gesti involontari sui quali ci si finisce con l’interrogare: perché viene la pelle d’oca o quei piccoli spasmi nel cuore della notte? Come mai si sbadiglia o si starnutisce? Per non parlare delle grinze sulle mani quando si passa troppo tempo a contatto con l’acqua… Ebbene, sono tutti metodi che il corpo utilizza per proteggerci e ognuno cela una motivazione particolare e specifica. 9 esempi curiosi e, soprattutto, scientificamente provati.
Pelle raggrinzita: il corpo capisce che l’ambiente circostante è umido e che quindi potrebbe essere molto scivoloso. Le grinze sulla pelle rendono più semplice aggrapparsi a superfici lisce. Spasmi: accade nel bel mezzo della notte oppure quando ci si sdraia per riposarsi un po’. Cosa significa quella scossa? Bisogna sapere che quando ci si comincia ad addormentare diminuiscono sia le respirazioni che le pulsazioni. I muscoli si rilassano e il cervello ha come l’impressione che si tratti dell’inizio del decesso. La scossa che dà è un modo per ‘salvarsi’.
Singhiozzare: il nervo pneumogastrico si irrita quando si mangia troppo in fretta, ecco perché viene il singhiozzo (LEGGI ANCHE: SINGHIOZZO: ECCO I RIMEDI DELLA NONNA PER FARLO PASSARE). Che dire poi dello starnuto? Il corpo si libera dai rifiuti quando il naso è troppo pieno di batteri, microbi, allergeni, polvere, ecc… Lo sbadiglio, invece, non è un sintomo di sonno o noia come si potrebbe pensare. È semplicemente un modo per raffreddare il cervello quando si surriscalda o sovraccarica. Stiracchiarsi, poi, è un po’ lo stretching del sangue: serve a ripristinarne il flusso e migliora l’umore oltre che le performance del corpo.
A chi non capita mai di dimenticare un fatto negativo? Anche quella è una protezione: il cervello li cancella come se si trattasse di un sistema immunitario psicologico. Frequentissima anche la pelle d’oca: col freddo o con emozioni forti (paura, stupore ma anche gioia immensa), il corpo ricorre alla ‘piloerezione’ perché percepisce un ‘ambiente ostile’. La pelle d’oca riduce la dispersione di calore dai pori della pelle. Infine, le lacrime: sono una difesa emotiva vera e propria, un’irritazione degli occhi creata dal corpo per distrarre la persona dal dolore che sta provando. Quanta premura!
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