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Tumore al seno: una vitamina diminuisce il pericolo di morirne

Il tumore al seno si combatte a tavola ma anche… al sole! La vitamina D, detta anche ‘vitamina del sole’, può rappresentare la chiave per la guarigione.

Le continue ricerche sul tumore al seno hanno portato, nel corso dei decenni, all’identificazione di particolari pratiche, soprattutto in ambito alimentare, che alla lunga possono limitare l’insorgere (o il progredire) della malattia. D’altronde il corpo è una macchina perfetta che necessita di determinati ingredienti: la carenza di uno di essi può portare a problemi di salute gravi quanto altrettanto evitabili. Basterebbe infatti impegnarsi un po’ di più per non far mancare al proprio organismo nessuno degli elementi che occorrono al suo buon funzionamento.

Nel caso del cancro al seno, ciò che non deve mai mancare è la vitamina D. Prima di tutto essa è cruciale per l’organismo sotto molto punti di vista: è fondamentale per assimilare il calcio e il fosforo, aumenta le difese immunitarie, regola il metabolismo osseo e facilita il compito a reni e intestino. Nonostante ciò, circa l’80 per cento degli italiani ha carenze di vitamina D e lo stesso vale anche per un terzo della popolazione mondiale. I cibi che la contengono non sono molti (tra cui salmone, aringa, sgombro, fegato, uova, burro, formaggi grassi) ma d’altronde solo il 10 per cento può essere assunto a tavola. Per il restante 90 bisogna affidarsi al sole: sono sufficienti 10-15 minuti di esposizione ai raggi solari (evitando la fascia più calda che va dalle 12 alle 15) per generare grandissime quantità di vitamina D.

Il nuovo studio pubblicato su Jama Oncology e portato avanti a Buffalo (Stati Uniti) dal Roswell Park Cancer Institute dimostra che adeguati livelli di vitamina D aiutano a contrastare l’insorgere del tumore e aumentano le possibilità di sopravvivenza nei pazienti già malati. Gli esperti hanno preso in esame 1666 donne con diagnosi di cancro al seno e ne hanno valutato i livelli di vitamina D, sottoponendole poi ad un questionario volto ad indagare il loro stile di vita ed altri fattori di rischio quali razza, obesità ed età. È stato notato che un livello più basso della ‘vitamina del sole’ corrisponde anche a donne con tumori in stadio avanzato ed è stato quindi suggerito un legame tra bassi livelli di vitamina D e un maggior rischio di progressione del cancro al seno. I risultati sono senza dubbio interessanti, seppur coerenti con quanto già noto: la vitamina D è una corazza per il corpo, non bisogna affatto sottovalutarne l’impatto.

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