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Giovanna Mezzogiorno: “Distrutta dalla maternità, 3 anni per riprendermi”

Dopo una lunga assenza dalle scene, Giovanna Mezzogiorno torna a lavorare a pieno regime. Il motivo della ‘pausa’? La difficoltà di essere diventata mamma-bis.

Giovanna Mezzogiorno ha raggiunto l’apice della popolarità nel 2001: essere stata la protagonista de ‘L’ultimo bacio’ le ha permesso di arrivare al cuore di moltissimi e di essere apprezzata per la propria bravura, bellezza e professionalità. Dopo quel film ci sono stati altri lavori, interrotti poi dal sopraggiungere della maternità. La Mezzogiorno è rimasta incinta e nel 2011 ha dato alla luce due gemelli, cioè i due maschietti Zeno e Leone. A parte un film nel 2014, il silenzio della Mezzogiorno è stato totale. Scelta sua? La risposta ha radici più profonde di quanto si possa credere e porta a galla un profondo malessere.

In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, l’attrice ha voluto parlare a cuore aperto di tutti i sentimenti legati al sua essere diventata mamma: “È stata una lunga pausa, da una parte voluta e dall’altra forzata”, ha dichiarato. “La maternità è una gioia, ma che fatica. Con due gemelli poi è ancora un’altra storia. Dopo il parto non ero in grado di rimettermi subito a lavorare, lo ammetto: la gravidanza mi ha distrutta, ho impiegato tre anni per riprendermi”. Insomma, un periodo complicato per la Mezzogiorno, la quale ha voluto sfogarsi e ammettere di aver dovuto abbandonare il cinema per fare la mamma a tempo pieno riuscendo a riprendersi poi la sua vita a poco a poco.

Giovanna Mezzogiorno: "Distrutta dalla maternità, 3 anni per riprendermi"Giovanna Mezzogiorno: "Distrutta dalla maternità, 3 anni per riprendermi"

Il gran rientro è previsto con un film abbastanza leggero, ‘Come diventare grandi nonostante i genitori’ di Luca Lucini, accanto a Margherita Buy, Matthew Modine e i ragazzi dell’amatissima serie Alex & Co. La Mezzogiorno ha gradito molto il progetto, una sorta di viaggio nel mondo dei ragazzi e dei ‘no’ che a volte dovrebbero ricevere. Lei cerca di essere sufficientemente severa con i suoi figlie di dire i ‘no’ che servono: “Lo faccio tutti i giorni, se non li dicessi due maschi ci mangerebbero in testa. Rischieremmo, io e il padre, di essere travolti. Ovviamente facciamo fatica a dire no, sono più facili i sì, e a volte cediamo. L’importante è non essere severi senza giusta causa: l’autoritarismo fine a se stesso non serve. Dare delle regole è fondamentale, soprattutto con due figli maschi”.

Photo credits Facebook

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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