L’influenza 2016-2017 si preannuncia particolarmente forte, per questo i medici si raccomandano di ricorrere al vaccino in modo tempestivo e soprattutto nei casi di malattie croniche o negli over 65. Tutto quello che c’è da sapere.
In alcuni studi medici è stato esposto un cartello in merito alle vaccinazioni 2016-2017: “I vaccini si fanno dopo i Morti”, e in effetti l’indicazione a suo modo si rivela precisa e funzionale. Il mese di novembre, infatti, è il più indicato per vaccinarsi visto che il virus non si sarà ancora diffuso in maniera dilagante. La campagna pro-vaccino è ufficialmente partita e le dosi saranno disponibili a partire dal 7 novembre. Gli esperti si sono raccomandati soprattutto con le persone di età superiore ai 65 anni e quelle affette da malattie croniche, le quali potrebbero debilitare il sistema immunitario dell’individuo (in particolare modo diabete e disturbi cardiovascolari).
L’influenza di questa stagione è già stata identificata come particolarmente pesante (LEGGI ANCHE: VIRUS INFLUENZALE A/H3 MUTANTE: ECCO COME SI AMMALERANNO GLI ITALIANI), visto che i virus che circoleranno saranno molto diversi da quelli degli anni passati e quindi il corpo non potrà fare appello a risorse ‘innate’, già sviluppate negli inverni precedenti. Al contrario, questi virus saranno contenuti nel vaccino messo a disposizione negli ambulatori, negli studi medici e negli ospedali di tutta Italia. Influnet ha calcolato che ogni anno si ammalano di influenza dai 5 agli 8 milioni di persone. Tra questi, 8000 individui arrivano al decesso a causa di degenerazioni direttamente correlate all’influenza.
Ovviamente il 90 per cento di questi individui rientra nelle due categorie considerate perennemente a rischio: over 65 e malati cronici appunto. Chi fosse indeciso sul ricorso o meno al vaccino può farsi consigliare da Michele Conversano, presidente di HappyAgeing (una corporazione di esperti in campo medico che intende difendere la salute degli anziani) e responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Taranto: “Per gli anziani è dimostrato che i maggiori benefici ci sono con il vaccino antinfluenzale adiuvato, al quale è aggiunta una proteina che fa riconoscere meglio l’antigene dal sistema immunitario. Buoni risultati si hanno anche con l’intradermico, più recente e con meno studi a supporto”. Il periodo più adatto per sottoporsi al vaccino va da inizio novembre a fine dicembre. Per le eventuali reticenze a livello etico, invece, si consiglia di far riferimento al proprio medico curante.
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