Norcia, Preci e altre aree di Umbria e Lazio sono state colpite duramente dal terremoto del 30 novembre 2016. Nonostante non ci siano state vittime, è scattato un allarme: il rischio di soffrire di asma e raffreddore è elevatissimo.
I terremotati di Norcia, Preci e delle aree circostanti colpite duramente dal sisma del 30 ottobre si trovano in grosse difficoltà. Oltre ad aver perso casa ed effetti personali, sono esposti a numerosi pericoli per la salute. Francesco Blasi, professore ordinario di Malattie respiratorie all’università di Milano e presidente della Società italiana di pneumologia, ha tracciato un quadro post-sisma piuttosto dettagliato al fine di dare un nome ed un cognome a tutti i rischi.
“Il grave stress emotivo che abbassa le difese immunitarie, accompagnato dall’esposizione al freddo, ma anche a situazioni di convivenza stretta e la malnutrizione possono far aumentare le infezioni respiratorie”, ha precisato il professor Blasi. È non è finita qui: “Anche la presenza di polveri da calcinacci, che sono molto irritanti, può facilitare la riacutizzazione di affezioni come l’asma“, ha proseguito.
Per il momento le alte temperature limitano i disagi, ma il freddo porterà senza dubbio altri inconvenienti. “Il freddo apre la porta ai malanni invernali, perché riduce la capacità dell’albero respiratorio di bloccare i microrganismi, dunque anche virus e batteri, quando arrivano al suo interno. In più, la stretta convivenza in gruppo facilita la trasmissione di questi disturbi, in primis l’influenza stagionale, che è già arrivata nel nostro Paese. Avrà il suo picco a fine dicembre, ma è chiaro che per le popolazioni sfollate potrebbe rappresentare un problema anche prima di quel momento”, ha concluso l’esperto.
Inevitabile il consiglio di ricorrere ai vaccini antinfluenzali e di mettere in conto anche quello anti-pneomococcico per stroncare il rischio di eventuali polmoniti. Infine, una raccomandazione ai fumatori: eventi catastrofici ed eccezionali come un terremoto possono portare all’aumento esponenziale delle sigarette fumate quotidianamente, col rischio di irritare ancora di più i polmoni. Inutile dire che tutto ciò deve essere evitato: l’allerta è alta, bisogna salvaguardare anche la salute.
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