A ‘Bella più di prima’, in onda su La5, si ha l’occasione di ricominciare da capo. In ogni puntata viene raccontata la storia di un disagio e la rispettiva rivincita. Il tutto grazie all’intervento di Andrea Montovoli nel ruolo di personal trainer (LEGGI ANCHE: ANDREA MONTOVOLI: “COL GENUINE WORKOUT FACCIO RISCOPRIRE L’AMORE PER SE STESSI”) e di 4 professionisti: Monica Coppola (hair stylist), Raffaella Desiati (odontoiatra e chirurgo orale), Giovanni Palitta (chirurgo plastico) e Dario Tartaglini (medico estetico). Sono stati loro a prendersi cura di queste donne in difficoltà, ma in che modo l’hanno fatto e con quale spirito? VelvetBody lo ha chiesto ai diretti interessati.
Come vi siete approcciati alle protagoniste delle varie puntate?
Monica Coppola: Nello stesso modo in cui mi approccio a qualsiasi donna, ma ancora più aperto, confidenziale e sincero.
Raffaella Desiati: L’approccio è in primis conoscitivo, per capire i bisogni delle protagoniste e successivamente clinico, per poi stilare il piano di trattamento più adatto alle stesse. Imprescindibili per entrare in empatia con loro sono stati il dialogo, la chiarezza e la rassicurazione.
Giovanni Palitta: Pacato, discreto e cordiale per tentare di mettere a proprio agio le protagoniste. I pazienti hanno bisogno di serenità e tranquillità per affidarsi alle cure del medico e per intraprendere il percorso che conduce al miglior risultato possibile.
Dario Tartaglini: Le protagoniste del programma sono donne che hanno sofferto e meritano dunque delle attenzioni particolari. Fondamentale è l’ascolto delle loro storie, poiché da queste emerge la vera spinta motivazionale del loro cambiamento.
Quale storia vi è rimasta più impressa?
MC: Mi hanno toccato tutte, dalle storie dove si parla di violenza, anoressia, dolcezza, alla signora con l’occhio di vetro per la sua positività.
RD: In realtà non c’è un storia che mi ha colpito più di un’altra: ognuna insegna che la forza e la determinazione possono aiutare i singoli individui a superare le difficoltà. Le protagoniste di “Bella più di prima” hanno avuto davvero molto coraggio e tenacia.
GP: Forse la storia di Marina, protagonista di una puntata di questa 4′ edizione, rappresenta nella maniera più potente lo sbocciare e la rinascita di una donna oppressa dai traumi subiti nell’infanzia che seppellivano il suo animo gioioso.
DT: La storia che mi ha colpito maggiormente è quella di Serena e Debora, due donne, mamma e figlia, unite da un destino difficile che hanno lottato insieme. Il prendersi cura di se stesse, e l’una dell’altra, le ha unite e ha dato loro la possibilità di buttarsi definitivamente alle spalle la malattia vissuta insieme.
Le donne solitamente sottovalutano il ruolo di hair look e sorriso oppure sono consapevoli della loro importanza per essere belle davvero?
MC: Mai sottovalutati i capelli, sono un elemento molto importante per la donna.
RD: Molte donne sono consapevoli dell’importanza del sorriso e se ne prendono meticolosamente cura, ma altre lo considerano un accessorio irrilevante. Mi capita molto spesso di vedere donne molto curate nel look, con capelli in ordine, plastiche in viso e plastiche sul corpo, con un rossetto rosso ed una dentatura trascurata. Mi domando sempre come facciano a non realizzare quanto sia importante un semplice sorriso curato e pulito.
Quale limite etico invalicabile vi siete posti prima di cominciare il programma?
GP: Ho solo pensato ad essere me stesso, quello di tutti i giorni, con tutta la passione e l’amore che ho per il mio lavoro, il mio reparto e la mia attività. Sono una persona semplice e concreta, con nessun artefatto. Voglio che il pubblico veda come sono realmente sul lavoro.
DT: Prima di partecipare al programma ho voluto essere sicuro di poter intervenire sulle pazienti secondo la mia filosofia di lavoro: ricerca di un aspetto naturale, nessun effetto artificiale, concordare sempre con la paziente come e su cosa intervenire, cercare sempre di esaltare i punti di forza della persona ed aiutarla ad accettare ciò che non si può modificare, liberarsi dagli stereotipi di bellezza e insegnare alle pazienti ad essere uniche e a esaltare la propria individualità nella bellezza.
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