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Contagia la fidanzata con l’Hiv: “Finalmente c’è qualcosa che ci lega”

Una ragazza di 24 anni ha contratto l’Hiv dal fidanzato, 49enne già infetto. Nella reazione di lui, tuttavia, nemmeno una briciola di dispiacere: “Finalmente c’è qualcosa che ci lega”, ha detto. A distanza di anni, lei ha deciso di raccontare tutta la sua storia.

Anna è una ragazza positiva al virus dell’Hiv che ha voluto raccontare la sua esperienza a distanza di molti anni. Ad infettarla era stato il suo fidanzato, il quale aveva preso la notizia in maniera scioccante. “Finalmente c’è qualcosa che ci lega”, aveva affermato con noncuranza. Era il 23 aprile 1992 e Anna ricorda ancora quelle parole, che decisamente hanno lasciato il segno. I medici le avevano dato 5 anni di vita eppure, a distanza di 24 anni, la sua salute ancora regge decisamente bene. Mi ricordo di essere sieropositiva solamente quando devo prendere le medicine o quando ho rapporti con il mio partner, che devono essere esclusivamente protetti”, ha raccontato.

Dopo oltre un ventennio Anna ha deciso di esporsi e di raccontare la sua storia esclusivamente per lanciare un messaggio di forza e speranza: l’Hiv fa paura a tutti, anche ai dottori a quanto pare. “C’è ancora molta ignoranza. Mi è capitato di far paura anche a medici, dal dentista al ginecologo. Eppure lavoro, ho due figli, faccio una vita sana”, garantisce Anna. Ovviamente non si arriva ad una simile pace in modo immediato: il percorso è lungo e bisogna avere la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto (LEGGI ANCHE: CURA SPERIMENTALE SCONFIGGE L’HIV: GUARITO IL PRIMO PAZIENTE). Per la protagonista di questa storia è stato proprio così: c’è stata la psicoterapia, che l’ha aiutata a superare gli anni bui della sua giovinezza, e il supporto dell’associazione Arcobaleno Aids.

Contagia la fidanzata con l'Hiv: "Finalmente c'è qualcosa che ci lega"Contagia la fidanzata con l'Hiv: "Finalmente c'è qualcosa che ci lega"

Il contagio è avvenuto in modo inaspettato: ha avuto un rapporto voluto ma non protetto, poi lui ha confessato di essere sieropositivo. Anna non ha interrotto la relazione con lui nonostante il gesto incosciente, ma dopo le cose sono degenerate. L’uomo ha cominciato ad essere violento e a rovinarle la vita. Poi la rinascita, la forza di reagire e di riprendersi la sua vita. Ora che tutto è tornato alla normalità, Anna ha voluto tirare fuori ciò cha ha dentro e ciò che l’ha segnata profondamente. Che sia d’esempio agli altri: più che la paura, l’Hiv si affronta con coscienza e carattere.

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