Tutto è partito da un tweet in cui Ben Stiller ha confessato al mondo intero di aver avuto un tumore alla prostata. L’attore è riuscito a sconfiggerlo e ora vuole raccontare la sua esperienza per lanciare un messaggio importante.
Il pubblico è abituato a vedere Ben Stiller nei ruoli più comici, pronto a ridere e soprattutto a far ridere. Stavolta però le sue parole si sono rivelate assolutamente serie: l’attore ha affrontato un cancro alla prostata, riuscendo a sconfiggerlo senza problemi. Il merito va a due fattori che possono rivelarsi fondamentali in questi casi: la prevenzione e la diagnosi precoce. Proprio per promuovere una condotta di vita volta a dar loro un ruolo centrale, Ben Stiller ha deciso di raccontare la propria esperienza sui social per far capire ai suoi fan (e non solo a loro) quanto sia importante non farsi cogliere impreparati dal tumore.
“Beh, ho avuto un cancro un paio d’anni fa e volevo parlarne. Volevo parlare anche del test che ha salvato la mia vita”, ha twittato il protagonista di Zoolander e tante altre pellicole di successo (LEGGI ANCHE: ZOOLANDER 2, I POSTER CONQUISTANO TUTTI: BEN STILLER E OWEN WILSON SI SFIDANO A COLPI DI BLUE STEEL). La diagnosi gli è stata fatta un venerdì 13, nel mese di giugno 2014. I tre mesi successivi sono stati intensi ma poi il 17 settembre dello stesso anno alcuni test hanno confermato che il tumore era stato sconfitto. “Subito dopo aver ricevuto la notizia, mentre cercavo di assimilare le parole che rimbalzavano nella mia mente (probabilità di sopravvivenza-vivenza-vivenza-enza… Incontinenza-nenza-enza-enza…), mi sono messo al computer e ho cercato su Google ‘Uomini che hanno avuto il cancro alla prostata’. Non sapevo cosa fare e avevo bisogno di verificare che non fosse la fine del mondo”, ha raccontato a cuore aperto il diretto interessato.
Il parere di Ben Stiller è poi inequivocabile quando si parla di un test in particolare: “È stato quello del Psa a salvarmi la vita”. Successivamente la star si è sottoposta anche ad un intervento chirurgico per rimuovere il tumore, tuttavia il test del Psa (cioè dell’antigene prostatico specifico) nel suo caso si è rivelato salvifico. Il dibattito su questo punto in realtà non potrebbe essere più controverso: per molti dottori il test non va fatto con leggerezza, solo come prevenzione. Per altri, i pazienti devono essere avvisati dei pro (quale una diagnosi precoce) e dei contro (falsi positivi, emorragie e infezioni). Ovviamente ogni caso resta a sé e nessuna analisi può rappresentare una bacchetta magica contro il cancro. La testimonianza di Ben Stiller, tuttavia, può portare una ventata di speranza e coscienziosità in tutti i soggetti a rischio.
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