Il ministro Lorenzin ha creato delle cartoline per sponsorizzare il Fertility day (che dovrebbe cadere il 22 settembre): un modo come un altro per invogliare i giovani a diventare genitori. L’iniziativa però ha attirato una pioggia di critiche dal web…
Non basta qualche slogan scritto in bella grafia su cartoline colorate per spingere i giovani a mettere su famiglia. L’idea del Fertility day del ministro Lorenzin non ha raccolto il successo sperato, visto che sono piovute critiche sia sugli intenti della campagna che sulle modalità in cui è stata portata avanti. Gli slogan vogliono sensibilizzare i giovani a fare figli in età più precoce (“Genitori giovani: il miglior modo per essere creativi”, “La bellezza non ha età, la fertilità si”), sottolineando anche l’importanza del procreare per il bene del Paese intero (“La fertilità è un bene comune”) e di farlo in modo coscienzioso (“La Costituzione tutela la procreazione cosciente e responsabile”).
Davanti a questo continuo ‘bacchettare’, i giovani in questione non c’hanno visto più: sul web sono comparsi migliaia di messaggi e tweet volti a dare la propria opinione. Ciò che emerge è il pensiero comune di una generazione che fa fatica a rispecchiarsi in questo Fertility day e che probabilmente si sente incompreso nella sua scelta di ritardare la maternità. Più che una campagna di sensibilizzazione, le cartoline hanno toccato un nervo scoperto che fa molto male agli italiani: “Un figlio è a tempo indeterminato, il mio lavoro no. Altro che #fertilityday”, “Non ho bisogno di un #fertilityday, datemi una pari retribuzione e una legge che vieti di chiedere le mie intenzioni in sede di assunzione” oppure “‘La fertilità è un bene comune’ mi fa davvero vomitare. L’utero è mio e me lo gestisco io”, “E tutte quelle coppie che vorrebbero avere figli ma non sono fertili? Esattamente, cosa devono fare loro?”.
Anche Roberto Saviani ha alimentato il dibattito, commentando ad uno ad uno gli sfortunati slogan e trovando delle gravi pecche in ciascuno. Il suo post su Facebook ha raccolto critiche pesanti verso il ministro Lorenzin: “Molto carina… Lei che è rimasta incinta a 43 anni di due gemelli dichiarando che è stato un miracolo e di non essersi rivolta alla fecondazione assistita”, “Ditemi che queste immagini sono di lercio.it e questo scherzo è venuto alla grande”. Insomma, se l’intento era creare dibattito e scompiglio, non si può dire che ciò non sia avvenuto. Quanto al tipo di comunicazione proposto dalla campagna, probabilmente ci sarebbe qualcosina da rivedere…
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