L’olio di palma viene estratto dalla polpa dei frutti della palma da olio. Si tratta dell’olio vegetale più usato al mondo (35% del totale) seguito da soia (27%), colza (14%), girasole (8%) e oliva. A livello alimentare è molto utilizzato nelle produzioni industriali grazie alle sue peculiari caratteristiche: il suo sapore è neutro e resiste bene alle temperature elevate; inoltre gode di una elevata stabilità, che lo rende adatto a conservare gli alimenti.
Negli ultimi anni, però, ci si è spesso domandati se l’olio vegetale di palma sia nocivo per la salute. In effetti, la sua composizione non è diversa da quelle di altri oli di origine vegetale: è costituito al 49% da grassi saturi e al 51% da grassi insaturi e come tutti gli altri oli di origine vegetale non contiene colesterolo. Le sue caratteristiche lo rendono sicuramente un prodotto da consumare con moderazione all’interno di una dieta sana ed equilibrata, proprio come faremmo con qualunque altro tipo di grasso. L’apporto dell’olio di palma rispetto al totale degli acidi grassi che assume mediamente un italiano è molto contenuto: la maggior parte di questi, infatti, viene introdotta per lo più da alimenti di origine animale e altri grassi che non contengono olio di palma.
Recentemente si è molto discusso dell’incidenza o meno del consumo di questo tipo di olio sulla comparsa di malattie come il diabete: davvero l’olio di palma è nocivo per la salute? La risposta sembra essere chiara, alla luce degli studi più recenti. L’anno scorso uno studio promosso dalla Società italiana di diabetologia incriminava l’olio sostenendo che “Può aprire la strada al diabete di tipo 2”. L’esperimento condotto dagli scienziati implicava che fosse introdotta una quantità massiccia di palmitato all’interno delle cellule del pancreas, procurando all’organo dei danni. Poco dopo, però, il dato riscontrato sulle cavie era stato corretto dagli stessi autori della pubblicazione: il palmitato è infatti solo un componente dell’olio di palma, e la situazione creata in laboratorio è praticamente irriproducibile in natura, ossia semplicemente consumando olio di palma.
In generale, fino ad oggi non di registrano posizioni ufficiali da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare e del Ministero sulla salute. Questo tipo di olio può dunque far parte a pieno titolo della nostra alimentazione, purché sia consumato moderatamente nell’ambito di una dieta equilibrata e di una vita sana.
Alcune fonti utilizzate per scrivere l’articolo:
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