La salsiccia della salute ha lo scopo di salvaguardare il benessere fisico degli italiani e rientra in una strategia ben precisa: far capire che i prodotti tipici non per forza rappresentano un problema per la propria dieta. Ma com’è fatta questa salsiccia e come fa a restare buona?
Qualcuno potrebbe pensare che gli esperti non vogliono proprio farci vivere in pace. Meglio evitare quello, oppure diminuire quell’altro, bandire quell’altro ancora… Insomma, una vera e proprio battaglia contro il gusto. Ovviamente le cose non stanno così: sulla tavola degli italiani arrivano troppi prodotti ricchi di sale e grassi (pane, formaggio e salsicce in primis) ma il messaggio non vuole assolutamente essere che i prodotti tipici regionali fanno male alla salute. Al contrario, si possono conciliare buoni sapori e buona salute (LEGGI ANCHE: LA PIZZA DELLA SALUTE: COME È FATTA E PERCHÉ FA BENE).
In virtù di questa necessità, nasce a la ‘salsiccia della salute’. Più leggera e con meno calorie, questo alimento nasce in Umbria grazie alla collaborazione tra Usl Umbria 1 e il Centro Studi Nutrizione Umana, con il patrocinio dell’Associazione di Dietetica e nutrizione clinica. Il coordinatore del progetto, ovvero il medico e nutrizionista Guido Monacelli, ha dichiarato: “Si è deciso di intervenire sulla produzione di salumi e poi anche formaggi (quest’ultimi in fase di sperimentazione) con la convinzione di poter ribaltare il luogo comune secondo cui il prodotto tipico è buono ma fa male“.
L’allarme sale non è certo da sottovalutare, visti i problemi che esso può causare (infarto, ictus, calcoli renali, osteoporosi, tumore allo stomaco…). L’intera industria alimentare dovrebbe prendere i giusti provvedimenti ma nel frattempo ad essersi mossa è stata la tipica salsiccia umbra. Ribattezzata appunto ‘salsiccia della salute’, si ridurranno pepe e sale iodato in favore di aromi naturali quali finocchio e peperoncino. Calorie e grassi, invece, verranno diminuiti grazie all’utilizzo di tagli magri e dall’assenza di conservanti. Il tutto avverrà in collaborazione con alcune piccole aziende locali, 100 per cento umbre. Non si tratta di nulla di improvvisato: per arrivare a questo risultato si è dovuti passare attraverso una rivisitazione scientifica di ogni singolo passaggio che conduce alla produzione dei salumi. Non sta già meglio la salute?
Photo credits Pinterest