Dai suoi social aveva raccontato il tumore e in moltissimi si erano appassionati alla sua storia: pur non conoscendola hanno fatto il tifo per lei e l’avevano incoraggiata a lottare. Purtroppo Giorgia ha dovuto arrendersi al suo male ed è morta.
Si chiamava Giorgia Libero e il suo nome non era più ‘anonimo’. Dopo aver scoperto di avere un tumore molto aggressivo, la ragazza (solo 23 anni) aveva deciso di condividere sui social foto e stati d’animo per non sentirsi sola. Aveva sfidato apertamente il suo male e l’aveva incoraggiato a prendere una decisione: si era già portato via molte cose di lei ma se la voleva annientare del tutto doveva fare in fretta perché lei non ne poteva davvero più. Ebbene, il tumore l’ha presa in parola: la ragazza si è spenta qualche giorno fa circondata dall’amore della famiglia, del suo immancabile fidanzato e di tutta la rete (LEGGI ANCHE: A 23 ANNI SFIDA IL TUMORE E COMMUOVE I SOCIAL, POI IL FIDANZATO LA STUPISCE COSÌ).
Ad annunciare questo triste epilogo è stato proprio Fede, il fidanzato. Su Facebook, ha scritto: “Ti ho tenuto la manina come piaceva a te, a noi, fino a poco tempo fa… da questa notte non avrai solo le mie dita strette alle tue ma anche due ali bianche e bellissime come sei e sarai sempre TU… Buon viaggio AMORE MIO… Porta anche in cielo il tuo sorriso e la tua voglia immensa di vivere“. Il messaggio ha commosso e addolorato tutti quelli che l’avevano sostenuta negli ultimi mesi.
Per quanto si continuasse a sperare in un miracolo, il destino di Giorgia era appeso ad un filo da diverse settimane. Dopo aver festeggiato per l’anello di fidanzamento che le aveva regato il suo innamorato, Giorgia aveva condiviso su Instagram una tac dagli esiti catastrofici: il tumore aveva manifestato una ‘marcata progressione, con un notevole aumento delle dimensioni di tutte le lesioni precedentemente segnalate’. Inoltre, aveva aggredito parti del corpo che prima erano rimaste esenti: cavi ascellari e sovraclaveari, reni… Insomma, il tumore la stava lentamente divorando dall’interno. E Giorgia aveva scritto: “Peccato che oggi sia un altro giorno, che i dolori si facciano sentire e che la verità stia qui, tutta scritta in queste righe in bianco e nero. Credo che non serva essere dottori per leggere questa tac…”. No, non serviva essere medici. Riposa in pace Giorgia.
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