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Attenzione, la zanzara coreana è arrivata in Italia. Tutto quello che c’è da sapere

Non è certo pericolosa come la Zika, eppure la zanzara coreana può portare malattie e infezioni. Com’è fatta? Dove si trova? Come proteggersi? Una risposta per ogni domanda.

L’allerta è massima nei confronti della Zika (LEGGI ANCHE: VIRUS ZIKA: SALE L’ALLARME DOPO I CASI IN ITALIA. COME COMPORTARSI PER EVITARE PROBLEMI) e gli esperti monitorano attentamente il territorio italiano affinché il rischio epidemia resti remoto. Proprio mentre l’Istituto Zooprofilattico del Nord Ovest stava valutando insieme alle Asl locali e al Comune di Genova il livello di infettività di alcuni esemplari di zanzara catturati nell’area portuale della città (per la cronaca, possiamo stare tranquilli: nessuno era a rischio Zika), è stata individuata una nuova specie. Si tratta della zanzara coreana, un esemplare presente in Europa dal 2011 quando era arrivato attraverso un carico di orchidee proveniente dall’Estremo Oriente.

Ora quella zanzara è stata avvistata a Genova (ma non si esclude che sia presente in tutta la regione ligure), mentre era già presente in Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Il suo aspetto e le sue abitudini la rendono particolare ed estremamente riconoscibile: le sue dimensioni sono maggiori rispetto a quelle di una zanzara tigre e il suo corpo è nero screziato di bianco, mentre la sua costituzione le permette di resistere al freddo e pungere di giorno.

Solitamente il suo atteggiamento è poco aggressivo, eppure questo non la rende affatto innocua. Qualora la zanzara coreana fosse infetta, ci sarebbero rischi sia per l’uomo che per gli animali. I primi rischiano di incappare nell’Encefalite giapponese, un’infezione virale epidemica comune in Paesi quali Cina, Taiwan, Corea, Giappone, Myanmar e Thailandia (soprattutto nelle aree rurali). Il tasso di mortalità varia dall’1 al 60 per cento a seconda della popolazione, dell’età del malato e dell’accessibilità ai vaccini specifici. Per gli animali il rischio è invece quello di contrarre la Diofilariosi, una malattia parassitaria che non risparmia i nostri amici a 4 zampe cani e gatti.

Vista l’assenza di un programma strategico per stroncare sul nascere il proliferare della zanzara coreana, la direttrice dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Maria Caramelli ha lanciato un allarme: “Serve un cambio di cultura. Le zanzare non sono solo un fastidio, ma un vero problema sanitario. […] Nonostante questo gli investimenti pubblici per disinfestazioni e bonifiche sono sempre più irrisori.

Photo credits Twitter

Raffaella Mazzei

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Raffaella Mazzei

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