Il cupping è un metodo cinese che, attraverso alcune coppette in vetro sottovuoto, allentano la pressione muscolare e riservano numerosi benefici per il corpo. Ma quali, per l’esattezza?
Le star di Hollywood avevano già conosciuto i vantaggi del cupping, tant’è che star del calibro di Gwyneth Paltrow, Victoria Beckham, Jennifer Aniston e Madonna si erano regalate questi trattamenti già anni fa (LEGGI ANCHE: CUPPING THERAPY, IL MASSAGGIO CON LE COPPETTE CHE PIACE TANTO ALLE VIP: COS’È?). L’attenzione è tornata a manifestarsi in occasione delle Olimpiadi di Rio 2016, quando il nuotatore Micheal Phelps è arrivato in vasca con evidenti lividi circolari sul corpo.
Come se li era procurati? La risposta dell’atleta ha posto fine alle curiosità: “Ho chiesto di fare un po’ di coppettazione perché mi sentivo dolorante e il mio allenatore deve averlo fatto troppo forte. E mi ha lasciato questi vistosi lividi”. Ovviamente si tratta di lividi superficiali, come confermato dal nuotatore dei 100 metri rana Cody Miller: “Sono lividi superficiali, è diverso da quando prendi una botta molto forte e ti viene il segno. Con le coppette il tessuto muscolare non viene toccato, si tratta solo di far confluire il sangue in quella zona specifica”.
Nel dettaglio, si toglie l’aria da alcune coppette di vetro del diametro di circa 5 centimetri attraverso una fiammella. Ogni coppetta viene appoggiata sul corpo, al quale aderisce grazie all’effetto ventosa che si viene a creare. Se le coppette vengono fatte scorrere sul corpo si ottiene un messaggio decontratturante.
Ma quali sono i benefici che i non-atleti possono trarre da questa antica pratica terapeutica? Prima di tutto si riattiva la circolazione locale, che viene aumentata addirittura del 300 per cento. In questo modo le infiammazioni si riassorbono più velocemente, inoltre la cellulite viene levigata e si eliminano i liquidi in eccesso. Anche in caso di emicrania si può ricorrere al cupping: in quel caso il trattamento viene effettuato su alcune zone della testa e sulla parte lombare e dorsale bassa. Gli unici a non potersi sottoporre alla terapia sono le donne incinte, chi soffre di insufficienza cardiaca e renale oppure di malattie emorragiche.
Photo credits Facebook