Mulino Bianco e Pavesi hanno deciso volontariamente di ritirare alcuni prodotti dai supermercati: il rischio era quello di mettere seriamente a repentaglio la salute dei consumatori.
La grande distribuzioni di due colossi dell’industria dolciaria italiana come Mulino Bianco e Pavesi ha deciso di intraprendere una strada decisamente scomoda al fine di salvaguardare la salute dei consumatori e prevenire qualsiasi tipo di problema riguardante i propri prodotti. In seguito alla segnalazione di un fornitore, infatti, le aziende (entrambe appartenenti al gruppo Barilla) sono venute a conoscenze della potenziale presenza di frammenti metallici in una partita di sale utilizzata per la produzione di alcuni lotti in particolare.
Una volta identificati i lotti in questione, la decisione dei brand è stata l’unica possibile: ritirarli al più presto dal mercato. L’azione è scattata immediatamente, insieme ad alcune precisazioni volte a non danneggiare l’immagine delle aziende, a non screditare i prodotti e a non creare inutili allarmismi. Il richiamo è stato circoscritto ai seguenti prodotti:
- Gran Pavesi Maxi Burger (lotto 065896)
- Mulino Bianco: Granbauletto grano tenero (lotti 055896 e 055906)
- Granbauletto rustico (lotto 055906)
- Pagnotta grano duro (lotto 055876)
- Pagnotta integrale (lotto 055876)
- Pagnottelle classiche (lotto 065886)
- Pagnottelle Hot Dog (lotto 065896)
- Pan Bauletto ai cereali e soia (lotti 095886 e 095896)
- Pan Bauletto al grano duro (lotto 095886)
- Pan Bauletto Bianco (lotti 095866, 095876, 095886, 095896 e 095906)
- Sfilatini (lotto 065896)
- Torta Cacao (lotto 075896)
- Torta limone (lotti 075886 e 075896)
Come da prassi è stato attivato un numero verde cui possono rivolgersi i clienti (è sufficiente chiamare l’800-61-54-77) e una casella e-mail (assistenzarichiamoprodotti@consumer-care.it) cui rivolgersi per qualsiasi tipo di informazione o chiarimento. L’azienda ha diramato un comunicato nel quale precisa che “pur essendo il rischio di contaminazione del tutto remoto, si è voluta adottare la massima precauzione”. Chiunque abbia acquistato i prodotti presenti nella lista è invitato ovviamente a non consumarli. L’azienda, infine, si è scusata per l’inconveniente e ha sottolineato la base volontaria dell’azione intrapresa: prevenire è sicuramente meglio che curare.
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