Il migliaccio è un dolce di origini partenopee, il cui nome deriva dalla parola latina “miliaccium”, ossia farina di miglio. Nel tipico dolce campano, molti anni fa, si aggiungeva anche il sangue di maiale; un’usanza contadina persistita per molti anni. Il sangue di maiale era infatti considerato il piatto completo dei contadini, poiché era molto nutriente, ma, per ovvi motivi, è stato poi abolito. Il migliaccio è tra i dolci caratteristici del carnevale napoletano, è molto semplice da realizzare e può essere un’ottima scelta da proporre in qualsiasi occasione di festa.
Ingredienti:
150 g di semolino
210 g di zucchero
3 uova grosse
250 g di ricotta
20 g di strutto
375 g latte
375 g di acqua
Scorza grattugiata di limone e arancia
Zucchero a velo per la superficie
Preparazione
Versare in una pentola l’acqua e il latte. Aggiungere successivamente lo strutto e far bollire a fuoco medio. Unire il semolino mescolando con una frusta. Cuocere il composto per circa 5 minuti. Una volta cotto, unire lo zucchero e mescolare velocemente, in modo che si sciolga. Mettere da parte il composto in un luogo asciutto e coprirlo. Setacciare la ricotta in un colino a maglie strette e iniziare ad aggiungere le uova e le scorze di arancia e limone.
Mescolare il tutto fino a che non si formi una crema omogenea e priva di grumi. Amalgamare la crema con la polenta precedentemente messa da parte. Ungere una teglia di 20 cm con un po’ di strutto e farina e cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 55 minuti. Appena il migliaccio sarà pronto, estrarre la teglia dal forno e lasciarlo freddare completamente prima di sformarlo.
Per abbellire il dolce, è possibile guarnirlo con zucchero a velo o decorarlo con gel e confettini colorati. Il dolce si conserva per circa due giorni all’interno di una campana di vetro.
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