Da sempre ci si scaglia contro il burro: troppo grasso, fa male, alza il colesterolo, allarga il girovita. Gli esperti tuttavia hanno corretto il tiro: a quanto pare previene il diabete.
Dopo anni di demonizzazione e condanne, il burro potrà tornare sulle tavole degli italiani testa alta: gli esperti hanno cambiato idea e hanno affermato che non fa affatto male alla salute. Al contrario, porterebbe addirittura dei vantaggi visto che potrebbe aiutare a prevenire il diabete. Ovviamente questo non deve autorizzare alle abbuffate più ‘burrose’ di sempre: l’apporto calorico resta invariato, ovvero 717 calorie ogni 100 grammi (l’uso dell’olio extravergine di oliva a crudo come condimento resta sempre la più conveniente, da un punto di vista puramente nutrizionale).
Prima si tendeva a collegare il burro al colesterolo e ad altre malattie cardiovascolari, ma una ricerca appena svolta in America è riuscita a riabilitare questo prezioso alimento. Il burro non avrebbe alcun legame con i disturbi cardiovascolari e, al contrario, aiuterebbe a prevenire il diabete (purché ovviamente non se ne abusi). Lo studio è stato portato avanti dalla Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University, per poi essere pubblicata sulla rivista scientifica Plos One. I 635mila partecipanti hanno consumato 14 grammi di burro al giorno in abbinamento ai cibi che più ritenevano gustosi: pane, marmellata, biscotti di qualsiasi tipo (LEGGI ANCHE: DIETA BULLETPROOF COFFEE, BURRO NEL CAFFÈ AL POSTO DELLO ZUCCHERO: DALL’AMERICA IL NUOVO TREND).
Nell’arco di tempo in cui ha avuto luogo lo studio sono stati monitorati sia i decessi che il bollettino medico dei partecipanti: le morti sono state considerate non correlate al burro e ai suoi effetti sul corpo, e lo stesso discorso è stato fatto anche per le malattie cardiovascolari. In piccole percentuali, infine, è stato riscontrato un effetto protettore nei confronti del diabete. Il motivo, secondo i ricercatori, potrebbe essere collegato proprio ai grassi del latte presenti nel burro. Alcuni medici italiani hanno subito abbracciato tali assunti confermando che il burro è molto digeribile, contiene poco lattosio e può essere tollerato anche dai soggetti allergici. Inoltre è ricco di vitamine: A, E, K, D. Basteranno questi dati a tranquillizzare i consumatori?
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