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Allarme impetigine: cosa rischiano i bambini in spiaggia

Se è vero che il mare fa bene ai bambini è anche vero che la spiaggia e il troppo sole possono portare dei rischi per la loro salute, come l’impetigine

Andare al mare è rilassante e fa bene, soprattutto ai più piccoli. Ma, a volte, per loro, può anche essere rischioso. Infatti, ogni anno, sulle spiagge italiane, complici la sabbia, il sale e il sole, moltissimi bimbi vengono colpiti da una dermatite piuttosto fastidiosa e con una nome altisonante: l’impetigine.

Ma che cosa è come si cura? Per prima cosa va detto che appartiene al gruppo delle piodermatiti, ed è un’infezione batterica contagiosa e si trasmette per contatto diretto o mediato. Si manifesta con la presenza di bolle orticanti dal colore giallastro, accompagnate da rossori e infiammazioni localizzate soprattutto sul viso, collo e mani ma anche sul cuoio capelluto, ad esempio in seguito a una pediculosi. Le cause scatenanti sono da ricercare principalmente nella cattiva igiene, ma come dicevamo ad aggravare la situazione ci sono anche i raggi solari, la sabbia e le punture d’insetti.

Ma come si può prevenire l’impetigine? Secondo gli esperti, bisogna rispettare le norme fondamentali d’igiene, come la detersione quotidiana per rimuovere dalla pelle i residui di acqua salata del mare. Nei bambini, inoltre, si deve fare particolare attenzione alle punture d’insetto, evitando di farli grattare, in modo da impedire l’impianto dei batteri e la diffusione dell’infezione.

In sostanza, quindi, la prima regola dopo essere usciti dall’acqua marina è farsi la doccia, anche se protestano, anche se probabilmente entreranno di nuovo in mare dopo poco. Poi non lasciate la pelle ferita scoperta e, infine, evitate che stiano troppo tempo sotto al sole: in caso di attacco batterico la pelle già infiammata sarebbe come un passaggio libero all’organismo.

Photo Credits Facebook

Valeria Marucci

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Valeria Marucci

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