Emilia Clarke interpreta la bellissima Daenerys Targaryen nella serie tv “Il Trono di Spade”. Ciò che ha messo maggiormente alla prova l’attrice sono stati i nudi e le scene di sesso: rivederle le ha provocato imbarazzo, eppure le ha paragonate a delle sedute di pilates decisamente incomplete…
Emilia Clarke prova un sentimento di odio e amore per la serie tv che l’ha resa celebre, “Il Trono di Spade” (LEGGI ANCHE: IL TRONO DI SPADE, PARLA HAFTHÓR JÚLÍUS BJÖRNSSON: “MANGIO OGNI DUE ORE PER ESSERE LA MONTAGNA”), e per il ruolo che interpreta, quello di Daenerys Targaryen: se da una parte si sente molto riconoscente, dall’altra prevalgono i sentimenti di imbarazzo e vergogna. Chi segue abitualmente la serie non farà fatica a capirne il motivo: il suo personaggio è spesso protagonista di nudi (anche integrali) e scene di sesso. Le è capitato anche di essere violentata, di rimanere incinta e di perdere il bambino. Insomma, un vero su e giù di emozioni che, a sua detta, le rendono molto faticoso questo lavoro.
La prima stagione è stata quella che l’ha messa maggiormente alla prova: rivedendosi da casa si è sentita in forte imbarazzo e aveva paura di non riuscire più ad andare avanti. Emilia ha dovuto tirare fuori tutto il suo piglio e la sua professionalità per passarci sopra e proseguire dritta per la sua strada, pur dichiarando che le scene di sesso con i colleghi restano sempre molto difficili. L’impegno tuttavia le ha fatto guadagnare la fama internazionale, l’ammirazione di milioni di fan e due nomination agli Emmy come migliore attrice non protagonista prima nel 2013 e poi nel 2015.
Oggi, giunti ormai alla sesta serie, la Clarke ha trovato un modo per paragonare le scene di sesso sul set ed esprimere la propria posizione al riguardo: sono come una lezione di pilates, ma senza tutti i benefici di una lezione di ginnastica! D’altronde i muscoli sono in tensione e i movimenti ci sono, eppure tornata a casa non potrà godere dei benefici di una seduta di fitness. I più maliziosi hanno colto un sottile doppio senso: che Emilia si sia riferita anche al fatto che, pur trovandosi nuda accanto ad un bell’uomo, da questa finta intimità non si riescano a cogliere i ‘benefici fisici’ che ci sarebbero invece in una vera attività sessuale?
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