Il glutine è presente in moltissimi cibi: pane, pasta, farina, biscotti… Oltre a quelli ‘risaputi’, tuttavia, c’è una lista di insospettabili che occorre scorrere se si ha la necessità di seguire una dieta completamente gluten free.
Il glutine è contenuto da tutti gli alimenti che partono dai alcuni cereali: frumento, farro, spelta, tricale, segale e orzo non sono esenti. Per questo motivo gli intolleranti al glutine o coloro che, giusto o sbagliato che sia, vogliono seguire una dieta gluten free (LEGGI ANCHE: DIETA SENZA GLUTINE: NON È VERO CHE FA DIMAGRIRE!) devono tenersi alla larga da pane, pasta, pizza, biscotti e una sfilza di cibi che hanno origine dalla stessa componente proteica.
Tuttavia la questione non è così semplice: il glutine è davvero onnipresente e la lista degli alimenti da evitare è più lunga di quanto ci si possa aspettare. Anche perché la contaminazione è davvero semplice e bisogna fare molta attenzione per evitare di correre dei rischi per la salute. 10 cibi in particolare contengono il glutine nonostante la maggior parte delle persone li ritenga ‘insospettabili’:
- Salsa di soia: contiene grano oppure orzo oppure… Entrambi!
- Cioccolata: può esserci farina di grano.
- Prosciutto cotto: colpa degli additivi utilizzati durante la salagione o salamoia.
- Superalcolici, capitanati da gin e vodka, poiché sono il prodotto della distillazione di grano e frumento.
- Condimenti per insalata: si usano spesso farina e amido di mais per aumentare là cremosità.
- Caramelle: colpa degli aromi!
- Gelato: il glutine a volte è l’agente legante…
- Pepe bianco: anche in questo caso la contaminazione avviene durante la raffinazione, poiché si può ricorrere al glutine per impedire eventuali agglomerazioni.
- Ghiaccioli: le sostanze addensanti non sono esenti.
- Formaggi fusi o spalmabili: tra addensanti e aromi, il glutine può decisamente trionfare.
I celiaci dovranno purtroppo rassegnarsi, tuttavia possono consolarsi con una nuova scoperta Made in Italy. Da cosa ha origine la celiachia? Il Centro nazionale delle ricerche ha dato una risposta a questa domanda e l’ha pubblicata sulla rivista The Journal of Autoimmunity. A quanto pare esistono dei geni “di rischio” che predispongono all’intolleranza al glutine. Conoscere la loro regione cromosomica non impedirà la patologia ma potrà individuarla più facilmente e, soprattutto, rappresenta un passo in avanti nella conoscenza del meccanismo molecolare che si trova alla base di altre patologie autoimmuni.
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