Sono tra i fiori più apprezzati, non solo per le colorazioni variegate e le tinte pastello, ma soprattutto per la loro capacità di riempire facilmente gli spazi vuoti dei giardini. Ecco come prendersi cura delle ortensie
L’ortensia, il cui nome scientifico è Hydrangea L., è una famiglia di piante ornamentali la cui origine risale all’antica Cina e al Giappone. In Europa, arrivarono nel Settecento e conquistarono in breve tempo sia i ceti ricchi che quelli più poveri, per la facilità di coltivazione, nonché l’adeguata resistenza anche a climi non particolarmente caldi.
L’arbusto legnoso è caratterizzato da una crescita a cespuglio, quindi per le foglie di un verde intenso e solcate da numerose nervature. I fiori sono veri e propri agglomerati di infiorescenze, dai petali morbidi e dalla disposizione a coppetta. Le colorazioni sono moltissime, ma sempre su tinte tenui e pastello, e coprono lo spettro tra il bianco rosato, il violetto e il blu. Il terreno ideale per la crescita è quello umido ma drenato. Inoltre, è proprio il terreno a determinarne le sfumature di colore: quelli più alcalini portano la pianta a virare verso il rosa, mente gli acidi determinano le tinte più vicine al blu.
Solitamente le ortensie vengono coltivate tramite il rinvaso di germogli e pianticelle, facilmente disponibili in tutti i negozi specializzati, per poi riprodursi, negli anni a seguire, per talea. Per la coltivazione in vaso, si deve optare per un contenitore capiente, poiché l’ortensia tende a occupare molto spazio sia a livello radicale che oltre la superficie. Sul fondo del vaso andrà predisposto un letto di ghiaia e cocci, per agevolare il deflusso dell’acqua ed evitare i ristagni, il tutto ricoperto da terreno morbido e a del compost sminuzzato. Il terreno dovrà risultare sempre umido, la pianta, infatti, mal sopporta la siccità e le temperature più alte di 18 gradi.
Arbusto perenne, l’ortensia trova la sua collocazione ideale in giardino: predilige le aree in prossimità di muri o staccionate e le esposizioni a nord affinché via sia sufficiente ombra e riparo dalla luce diretta del sole. Almeno una volta l’anno, infine, la pianta deve essere potata, questo sia per dar forma al cespuglio che per garantire una fioritura rigogliosa la stagione successiva.
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