Con la dieta del supermetabolismo si possono perdere fino a 10 chili in 28 giorni, senza troppe rinunce e senza stare a contare le quantità di cibo ingerito
A volte, per dimagrire davvero, non servono troppe rinunce a tavola. Se, infatti, pratiate regolarmente un’attività sportiva, siete costantemente a dieta, ma non riuscite a perdere nemmeno un etto, forse quello di cui avete bisogno è “dare una scossa” al vostro metabolismo. A questo proposito, esiste la dieta cosiddetta del “supermetabolismo”, ideata dalla nutrizionista Haylie Pomroy, sempre più diffusa soprattutto tra le stelle di Hollywood. Come mai? Perché è adatta anche a chi segue un regime vegetariano e permette il consumo di carboidrati.
Ma in cosa consiste esattamente? In primo luogo vanno individuati i cibi sì e quelli no. Tre le fasi principali: per dare la sveglia a un metabolismo addormentato, ad esempio, nella prima è consigliato il consumo di frutta, verdura e carboidrati come pasta e riso. A essere tabù, sono invece grassi e latticini.
Nella seconda fase, inoltre, si punta sui benefici delle proteine: sì a pesce, carni bianche, salumi magri e verdure a foglia verde. Anche in questo caso è importante evitare grassi e latticini. No anche a cereali, legumi, frutta e verdura se non per alcune eccezioni. Nella terza fase, infine, vengono infine reitegrate le fonti di grassi, come olio extravergine d’oliva, avocado, semi di girasole, di sesamo e di zucca.
In questo modo, si possono perdere fino a 10 chili in 28 giorni facendo 3 pasti al giorno e 2 spuntini e, soprattutto, senza stare a contare le calorie o fare caso alle quantità. Per la Pomroy, l’importante, è sapersi organizzare: cucinare per l’intera settimana consente di risparmiare tempo e evitare di ricorrere ai cibi confezionati, tra i primi responsabili dell’aumento di peso.
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