La Pina scende in campo per la prevenzione di quello che è diventato uno dei “mali” del nostro secolo: l’utilizzo improprio del cellulare anche quando si guida
Se chiedessero ai cittadini di oggi quale sia stata l’invenzione più geniale del nostro secolo, probabilmente in molti direbbero che è il telefono cellulare. Soprattutto le nuove generazioni, che non riescono a stare senza smartphone se non per pochi minuti al giorno. Eppure, questi apparecchi sono dannosi per la salute, poiché emettono radiazioni.
Va detto anche che, essendo così recenti, si sa poco degli effetti dei cellulari su lungo periodo. Gli standard Sar (Specific Absorption Rate, in italiano “Tasso di Assorbimento Specifico”), infatti, sono stati sviluppati per proteggere le persone dagli effetti acuti del calore generato dalla radiazione a microonde, ma non tengono alcun conto di eventuali altri effetti non termici delle radiazioni del telefono cellulare che possono causare danni da esposizione a lungo termine, compresi il rischio di cancro al cervello e, negli uomini, danni allo sperma.
Ma se la scienza non è ancora in grado di dire con esattezza quali sono gli effetti a livello di salute fisica, su una cosa concordano gli scienziati di tutto il mondo: i telefonini provocano moltissimi danni collaterali, tra i quali la dipendenza e, cosa non da poco, la distrazione alla guida. Tanto che tanti incidenti stradali sono provocati da chi è al telefono, risponde o manda un messaggio.
Proprio per parlare di questo problema è scesa in campo La Pina, popolare conduttrice radiofonica, nonché rapper, sempre in prima linea quando si parla di prevenzione (LEGGI ANCHE: TUMORE, LA PINA PERDE UNA “SORELLA” E INVITA ALLA PREVENZIONE). È lei la protagonista della campagna #GUIDAeBASTA che per il social YouTube ha realizzato anche una sorta di “esperimento scientifico” tutto da vedere. Noi ve lo presentiamo qui, perché crediamo come La Pina che prevenire sia molto meglio che curare e che, se non si risponde immediatamente a una chiamata o a un messaggio, non succede nulla di grave.
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