Una recente ricerca pubblicata su “Heart” sostiene che chi soffre di disfunzione erettile deve assolutamente farsi controllare il cuore: il flop sotto le lenzuola potrebbe essere il campanello d’allarme di qualcosa di grave a livello cardiaco
Cuore e sesso vanno di pari passo. Attenzione: non stiamo parlando di questioni sentimentali, bensì di un argomento molto più prosaico. Secondo le ultime ricerche, infatti, se “sotto le lenzuola” tutto funziona a dovere è proprio perché cuore e vasi sanguigni sono in salute, mentre in caso contrario, soprattutto per quanto riguarda l’uomo, è bene controllare anche l’apparato cardiocircolatorio.
Gli uomini over 50 con disfunzione erettile hanno infatti un maggior rischio di cardiopatie ed eventi cardiovascolari nell’arco dei successivi 4 anni. In base allo stesso studio, pubblicato su Heart a fine aprile, si sostiene anche il contrario: ovvero che i pazienti con problemi cardiovascolari hanno una probabilità del 46 per cento più elevata di disturbi sessuali. Questo siquifica che la disfunzione erettile è un importante campanello d’allarme per la salute del cuore. “I disturbi sessuali maschili sono in aumento, minano il benessere di coppia e sono spesso correlati a malattie cardiovascolari, metaboliche e problemi urinari – ha spiegato Giorgio Franco, presidente Sia, all’Ansa – La difficoltà di erezione è una delle ‘spie’ più efficienti per capire se l’apparato cardiocircolatorio funziona a dovere ed è perciò un sintomo da non sottovalutare”.
Motivo per cui in occasione della 25a Partita del Cuore che andrà in scena domani mercoledì 18 maggio alle ore 20 allo Stadio Olimpico di Roma, i giocatori della Nazionale Cantanti scenderanno in campo contro il team composto da Cinema Stars, indossando sulle maglie anche il logo della Società Italiana di Andrologia (Sia). Il match in questione, quindi, è solo uno dei sette previsti a scopo benefico che vuole diffondere informazioni sulla salute sessuale della coppia. Gli andrologi della Sia saranno infatti disponibili per un “live counseling” al pubblico e per ricordare agli italiani l’importanza di non sottovalutare i sintomi dei disturbi sessuali e di parlarne allo specialista.
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