L’azalea è uno dei fiori più adatti alla festa della mamma, soprattutto perché è possibile acquistare questa pianta in molte piazze italiane a sostegno dell’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Ma una volta portata a casa, come bisogna prendersene cura?
La domenica in cui si festeggiano le mamme è un’occasione per comprare una pianta di azalee al costo di 15 euro con la consapevolezza di aver fatto una buona azione. I soldi verranno devoluti all’Airc, l’associazione che anno dopo anno cerca di trovare una cura contro il cancro. Una volta regalata o ricevuta l’azalea, sarebbe però un peccato non saperla accudire al meglio. In effetti l’impresa non è delle più semplici: l’azalea richiede alcune cure specifiche.
Questa pianta, nel linguaggio dei fiori, significa fortuna e femminilità. Adatta sia al giardino che al balcone (ad eccezione delle azalee sempreverdi, che temono il freddo e quindi devono essere trattate come piante da interni), presenta diversi tipi di fiore: in prevalenza bianchi, rosa, rossi, magenta, bicolori. L’azalea appartiene alla stessa specie del rododendro ma le sue dimensioni sono decisamente più ridotte. I suoi fiori infatti sono piccoli ma compatti, a forma di campana, e nell’insieme danno l’impressione di una chioma vivace capace di ravvivare qualsiasi spazio. Le foglie invece sono più delicate, non persistenti e con la tendenza a cadere.
La fioritura avviene tra la primavera e l’estate a seconda della specie. La collocazione preferenziale nei mesi più freddi dell’anno è accostata ad un muro a sud, così da essere protetta dai venti più forti. Il terreno più adatto è un substrato ricco di sostanze organiche, con la percentuale più bassa possibile di torba. Se si coltiva in vaso deve essere annaffiata più spesso rispetto alla coltivazione in giardino. In linea di massima, è l’azalea stessa a richiedere la giusta dose di acqua: il terreno deve essere sempre umido evitando i ristagni. Radici costantemente bagnate procurano marciumi e scarsa crescita. Il momento migliore per annaffiare è al mattino presto oppure la sera tardi.
Il problema principale dell’azalea è rappresentato dall’ingiallimento delle foglie, detto clorosi. Si può ovviare a questo inconveniente concimando periodicamente il terreno (l’ideale è 2 volte al mese) con sostanze specifiche per ‘piante acidofile’ e fertilizzanti a base di chelati di ferro. Durante l’estate, soprattutto nelle giornate più aride, può essere una buona idea vaporizzare dell’acqua direttamente sulle foglie. Dopo la fioritura si consiglia di procedere con una bella potatura dei rami secchi e dei fiori appassiti: si preserverà la forma minuta dell’azalea e si stimolerà la crescita dei germogli per l’anno successivo. Se si curerà la propria azalea in modo accurato, lei potrebbe vivere anche più di 100 anni.
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