A quanto pare non è vero che i figli sono tutti uguali. Uno studio ha dimostrato che il 70 per cento dei genitori ha un preferito e che questo, nella maggior parte dei casi, è il primogenito.
Le dinamiche familiari possono apparire complesse ma molti nodi vengono sciolti facilmente: è sufficiente porre le domande giuste. Questo è quanto hanno provato a fare i ricercatori dell’Università della California, analizzando 384 famiglie per un totale di 768 genitori i cui figli non avevano differenze d’età più grandi di 4 anni. Gli scienziati hanno fatto loro la fatidica domanda: qual è il figlio prediletto? Come ci si sarebbe potuti aspettare, la riposta generale è stata una ‘non preferenza’: i figli sono tutti uguali e ognuno ha motivi diversi per essere amato. Tale esito, tuttavia, è stato stravolto dall’anonimato. Se ai genitori viene garantito il totale silenzio sulla propria identità, ecco che la sincerità viene a galla: il 70 per cento delle mamme e il 74 dei papà ammette di avere un figlio preferito e questo, nella stragrande maggioranza dei casi, è il primogenito.
La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Family Psicology e stravolge in parte ciò che veniva assicurato da sempre dai genitori. Lo studio ha voluto approfondire il discorso interpellando anche i bambini: i secondogeniti hanno ammesso di sentirsi trattati in maniera diversa rispetto al fratello o alla sorella maggiore. Insomma, un preferito c’è e l’altro si rende perfettamente conto di non essere lui. Resta da capire che impatto psicologico possa avere tutto questo sui bambini. La questione, infatti, ha delle ripercussioni su entrambi i figli (LEGGI ANCHE: GENITORI E FIGLI: I 5 RIMPROVERI DA NON FARE MAI AL BAMBINO).
La dottoressa Barbara Howard della John Hopkins University School of Medicine ritiene che tale situazione genera inevitabili problemi comportamentali: “È impossibile che un genitore non abbia preferenze. Questa percezione è uno dei motivi principali della rivalità fra fratelli”. Se il figlio ‘meno amato’ potrebbe incappare in problemi di autostima, non va tanto meglio al preferito. Il timore di non essere perfetto e di deludere le aspettative ha delle ripercussioni durante l’età adulta: le possibilità di deprimersi e di sentirsi delusi dalla propria vita sono molto più elevate.
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