La presenza del medico di famiglia dovrà essere garantita per un arco di tempo decisamente più ampio. Nuove disposizioni, infatti, prevedono orari ben diversi per gli studi e una disponibilità estesa a 16 ore al giorno, 7 giorni su 7.
Gli studi dei medici di base dovranno prepararsi a turnazioni molto più ampie poiché è in atto una vera e propria rivoluzione sanitaria. La disponibilità verrà estesa dal lunedì alla domenica, 7 giorni su 7, per 16 ore al giorno, dalle 8 alle 24. Lo prevede il nuovo Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale che il Comitato di settore Governo-Regioni sta per approvare.
Una tale continuità potrà essere garantita dalle staffette che dovranno essere organizzate dai vari professionisti, i quali saranno chiamati d’ora in poi a garantire la propria presenza in fasce orarie che prima rimanevano scoperte (come ad esempio quella che va dalle 8 alle 10 e dalle 14 alle 16). Il ruolo del medico di base verrà così assimilato a quello della guardia medica. Dopo la mezzanotte, nelle ore notturne, le emergenze potranno essere demandate al 118 con una semplice chiamata.
Per garantire il buon funzionamento del nuovo modello i medici dovranno riunirsi in maxi-strutture e maxi-ambulatori. Lavorare in sinergia sarà fondamentale per poter arrivare alle risorse necessarie ad una copertura così vasta. La parola d’ordine, quindi, deve essere una sola: collaborazione. Nei centri più piccoli al paziente, finito il turno del medico di competenza assegnato dalla propria Asl, probabilmente si dovrà chiedere un piccolo spostamento per raggiungere lo studio del dottore che subentrerà. Tuttavia il sacrificio dovrebbe essere ripagato dalla completezza del servizio ricevuto (LEGGI ANCHE: LA RICETTA ELETTRONICA RAGGIUNGE IL LAZIO, MA QUALI FALLE CI SONO STATE NELLE ALTRE REGIONI?).
Lo scopo è anche quello di alleggerire il lavoro del Pronto Soccorso, spesso rallentato da casi non urgenti che potrebbero tranquillamente rivolgersi al proprio medico di base se solo non avesse orari di visita così ristretti. Ciò che si vuole offrire, quindi, è una fascia oraria decisamente più ampia che permetta al paziente di usufruire dei servizi di cui necessita per la maggior parte della giornata e, soprattutto, per tutti i giorni della settimana (week-end compresi).
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