Le piante vengono messe sempre più spesso in secondo piano. Chi non ha il pollice verde e non ne è appassionato le potrebbe considerare semplicemente come delle decorazioni per abbellire la casa o l’ufficio. Non è così. Basti pensare che esistono circa 250mila specie diverse e che Charles Darwin era convinto che non ci fosse una differenza così sostanziale fra il cervello di un verme e la punta di una radice. Far diventare le piante delle vere e proprie protagoniste di un progetto? Ci ha pensato Aboca Edizioni con Naked Plants, libro fotografico realizzato dall’architetto, fotografo ed artista Gianluca Balocco (che vive e lavora fra Verona e Mantova).
Com’è nato questo progetto? Da “cortocircuito passionale” tra mondo vegetale e fotografia: non a caso gli arbusti che vengono ritratti in questo manuale sono stati estratti dalla terra con le radici e sono stati appesi a dei fili trasparenti per apparire sospesi in luoghi lontani e/o stanze familiari in un istante impossibile. Un esperimento per dimostrare che i vegetali non sono così lontani dall’umanità, visto che si tratta di un’operazione simile a quella che viene fatta anche per la fotografia dei corpi umani. Le piante sembrano così degli esseri viventi extraterrestri venuti da pianeti lontani, capaci di comunicare qualcosa che uomini e donne non sono in grado di esprimere. Un messaggio che può addirittura colmare l’istante presente ed effimero della vita.
Le piante diventano così protagoniste di un percorso surreale in cui cambiano con la loro nudità il punto di vista di tutti. Non più un ruolo decorativo e secondario, ma uno primario che svela la funzione dello spazio, il tema della vita ed il mondo naturale e innaturale che ci circonda grazie alla luce particolare ed innaturale (a volte fluorescente) che le attraversa. Completano il manuale i pensieri di chi ama davvero queste erbe come delle creature intelligenti. Le nostre origini risiedono proprio nell’equilibrio fra uomo e ambiente, così come tra cellule e corpo umano. Per questo motivo in Naked Plants di Aboca non troviamo solo fotografie, ma anche alcune testimonianze che parlano del senso della vita connesso strettamente alle piante.